Bilancio, i ‘No’ di Cella e dei dissidenti

di Antonio Arduino

 Aversa. Dopo il voto negativo al bilancio che sarà presentato in aulavenerdì 17 ottobre, preannunciato dal consigliere di centrosinistra ed ex candidato sindaco Salvino Cella, arriva il no di Gino Della Valle, eletto tra le fila del Popolo della Libertà, dichiaratosi indipendente.

Due voti negativi ai quali dovrebbero aggiungersi quelli degli altri consiglieri definiti “dissidenti” che, però, non dovrebbero mettere a rischio l’approvazione del bilancio destinato ad ottenere il voto favorevole di tutti i consiglieri di maggioranza, che da soli bastano ad approvarlo, se non intendono tornarsene a casa concludendo anzitempo l’esperienza amministrativa.

Insomma, il bilancio preventivo 2014 è destinato a passare anche se Della Valle non risparmia critiche al documento amministrativo-contabile, fondamentale per la crescita della città, che verrà presentato come bilancio di previsione per l’anno 2014 praticamente a poco più di due mesi dalla fine dell’anno cosicché, come affermerà in aula nella dichiarazione di voto, presenterà come programmati per essere realizzati nell’anno 2014 interventi già effettuati sui quali il consiglio comunale non si è espresso e che, quindi, sarebbe impossibile, eventualmente, modificare o cancellare creando le premesse per un intervento di controllo della Corte dei Conti, Il bilancio passerà comunque, dimostrando ancora una volta la forza della maggioranza che sostiene ilsindaco Giuseppe Sagliocco.

Una delle motivazioni che giustificano l’ipotesi di un esito positivo del voto potrebbe essere individuata nelle considerazioni fatte dal capogruppo di “Noi Aversani”, Rosario Capasso, in merito ai numerosi emendamenti presentati dall’opposizione. “Dopo averlo esaminato per valutare se permetterà una gestione attenta dei bisogni della cittadinanza un bilancio preventivo si condivide o si boccia e in questo caso non avrebbe senso presentare degli emendamenti”, afferma l’esponente di maggioranza, osservando che l’opposizione ha implicitamente approvato la struttura di base del bilancio se ha ritenuto di dover presentare degli emendamenti.

Diversa la posizione di Della Valle che – pur convinto della immancabile bocciatura degli emendamenti presentati dagli 11 consiglieri di opposizione che vedono anche la sua firma ma, dice, solo per dimostrare la compattezza del gruppo – sottolinea come quelli presentati quale sua iniziativa personale siano finalizzati non a rimediare ad errori o dimenticanze presenti nel documento preparato dall’assessore alle finanze ma ad evidenziare le anomalie di un bilancio che, ne è convinto, sarebbe destinato a richiamare l’attenzione della giustizia contabile.

Sempre a proposito di emendamenti va ricordata la posizione di Cella che ha firmato quelli presentati dall’opposizione per confermare la compattezza del gruppo, messa in dubbio troppe volte da voci che lo definivano vicino al primo cittadino, non perché convinto che possano migliorare la struttura di un bilancio che considera inadeguato alle esigenze della città per avere lasciato fuori l’aspetto di una programmazione finalizzata al rilancio del commercio, della cultura, del sociale.

Cosicché nel complesso il bilancio per Cella è da bocciare e probabilmente lo sarebbe anche per una parte dei componenti della maggioranza se lo avessero analizzato mettendo da parte gli interessi personali, volti alla conquista di poltrone e posti di comando più che all’interesse dei cittadini.

Quanto alla poltrone vale la pena ricordare che l’azzeramento di giunta non c’è stato ma che Sagliocco, come ha confermato ancora una volta prima del voto al bilancio di sette giorni fa, a metà mandato, vale a dire entro la prima metà di dicembre, farà il bilancio della sua gestione, pronto a rinnovare la giunta se dovesse ritenerlo utile alla città.

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