Aversa. Parte il conto alla rovescia per il voto al bilancio 2014 previsto per la giornata di venerdì 10 ottobre e arriva il primo no al documento contabile amministrativo.
Ad ufficializzare la posizione politica è l’esponente del centrosinistra Salvino Cella, candidato alla carica di primo cittadino alle elezioni nel 2012.
Il mio voto dice non è dettato dall’essere seduto nei banchi dell’opposizione ne è condizionato all’eventuale approvazione degli emendamenti che ho condiviso con altri consiglieri di opposizione. Il mio no scaturisce dalla valutazione globale del bilancio presentato dall’amministrazione che non lascia spazio ad ipotesi di crescita per la città.
Il bilancio che viene sottoposto all’attenzione del consiglio continua Cella presenta due aspetti da analizzare singolarmente, vale a dire quello squisitamente contabile e quello di programmazione del futuro della città. Sotto l’aspetto contabile posso affermare dice lex candidato sindaco che è ineccepibile, sicuramente il migliore presentato negli ultimi anni dalle amministrazioni che hanno guidato la città, ma per l’aspetto di programmazione è del tutto insoddisfacente.
Niente che permetta il rilancio del commercio, niente per la cultura, niente per il sociale. Il bilancio che l’amministrazione presenta al voto del consiglio si riferisce solo alle attività ordinarie e non le prende in considerazione neppure tutte. Basti pensare all’assenza totale di una programmazione finalizzata a supportare quella grossa parte di cittadinanza che non ha avuto la possibilità di andare in vacanza durante il periodo estivo e di conseguenza è rimasta in città. Nessun evento è stato previsto per questa fascia di cittadini, neppure una banalissima sagra paesana.
Certo continua Cella bisogna dare atto al sindaco di aver saputo recuperare fondi alle casse comunali ma se c’è disponibilità di cassa perché non provvedere a garantire almeno l’eliminazione di quelle piccole carenze segnalate ogni giorno dai cittadini come la sostituzione di lampade fuori uso nei lampioni dell’illuminazione pubblica, la riparazione di semafori non funzionanti, o la tracciatura di attraversamenti pedonali dove mancano e il rinnovo di quelli che sono ormai sbiaditi.
Si tratta dice di piccole esigenze che sono però importanti per gli aversani e la cui persistenza dimostra la mancanza di volontà dell’amministrazione di essere davvero vicina alla città. Tanto da non aver previsto alcun intervento in questa direzione nel bilancio che verrà sottoposto al voto consiliare.
Un discorso che per Cella vale per lesecutivo ma anche e soprattutto per i consiglieri di maggioranza. Invece di intervenire sui problemi veri della città i componenti della maggioranza dice lesponente del centrosinistra – chiedono lazzeramento della giunta prima di votare il bilancio, per dirla in maniera elegante è lio ti do se tu mi dai, dimostrando di puntare alle poltrone e non a fare linteresse dei cittadini che li hanno eletti.
Per questo ribadisce dirò no bilancio, sperando che gli altri consiglieri di opposizione facciano lo stesso e non barattino un sì con l’approvazione degli emendamenti proposti che non cambiano la sostanza del documento contabile amministrativo che è e resterebbe comunque insoddisfacente. Anzi conclude Cella mi auguro che anche i consiglieri di maggioranza si rendano conto della vacuità, dal punto di vista progettuale, del bilancio 2014 e si associno al voto negativo che spero verrà dato da tutti i consiglieri di opposizione.