Della Valle: “La Maddalena diventi un parco pubblico”

di Redazione

Gino Della ValleAversa. Le dichiarazioni dell’architetto Guerriero, professore della facoltà di Architettura di Aversa, rese in un’intervista, hanno colpito la parte pessimista del mio animo che molte volte riesce a prende il sopravvento.

Non è vero che non c’è più senso civico ed altruismo. Non è vero che per noi italiani la comunità si limita alla famiglia o poco di più. Non è vero che le istituzioni sono viste come delle ‘vacche da mungere’ e come una risorsa da sfruttare per il vantaggio personale. Fa bene all’anima sapere che ci sono ancora professionisti che, malgrado la crisi morale ed economica profonda che attraversiamo, trovino la forza e la volontà per regalare un progetto alla collettività.

L’architetto nell’intervista ha reso noto che il lavoro di progettazione, di sistemazione e recupero dell’ex Ospedale della Maddalena, da lui presentato all’Asl di Caserta (proprietaria dell’area), non è stato commissionato da nessuno e non è stato realizzato per conto della Facoltà di Architettura. Guerriero, quindi, ha fatto sapere che ha agito motu proprio, come semplice cittadino, per puro spirito di servizio, negando di fatto che il suo lavoro sia quello menzionato dal sindaco Sagliocco nel recente Consiglio comunale aperto e sui giornali. Il primo cittadino, infatti, ha affermato che la Sun sta lavorando ad un progetto per un polo sportivo e scolastico nel complesso della Maddalena con piscine olimpioniche, campi di calcetto e di tennis e tanto altro.

Tutta la questione, però, così come è stata esposta con i vari interventi a mezzo stampa dal dottor Menduni, dal sindaco e dall’architetto Guerriero è un po’ bizzarra e misteriosa. Alcune domande non hanno trovato ancora risposta. Devo dire che anche sul significato di speculazione edilizia credevo di avere le idee chiare ma, tenuto conto di quello che ha dichiarato il prof, anche questa piccola certezza nozionistica e venuta meno. Credevo che il termine ‘speculazione’ comprendesse sia le costruzione di residenze che quella di un centro sportivo con servizi, di piscine olimpioniche, piastre commerciali, parcheggi, eccetera. Incredulo, sono andato a vedere sul dizionario dove ho trovato la seguente definizione di ‘speculazione’: ‘Si dice di un’operazione commerciale o finanziaria con il fine di conseguire un profitto’.

Tra il dizionario e il prof non saprei chi scegliere e, per la verità, poco mi interessa. Mi interessa di più capire quali sono le reali intenzioni dell’amministrazione sulla Maddalena. Personalmente, dico cento volte ‘No’ ad un centro sportivo. A mio avviso, si dovrebbe destinare il più grosso polmone verde dell’agro aversano a parco pubblico a servizio della città di Aversa e dei paesi confinanti e dell’agro, con la rivalutazione delle essenze arboree esistenti, magari non dichiarandole tutte ‘malate’ come quelle di via Di Jasi, senza nessun’altra struttura oltre quelle già esistenti, anzi abbattendo qualche volume inutile e disarmonico con il contesto.

Si prenda esempio dalla procedura attuata per l’acquisto del Parco Pozzi. Si convochi una conferenza di servizi con la Provincia e i due comuni confinanti con l’ex ospedale psichiatrico (Trentola e Lusciano). Si manifesti la volontà all’Asl e alla Regione di destinare quell’area a parco pubblico chiedendo di porre il vincolo ambientale e paesaggistico. I londinesi sostengono che a Londra c’è il ‘mare’. E’ un mare verde, è l’erba dei loro parchi che dà la possibilità a chiunque di trascorrere il tempo libero in pace immerso nella natura. Da parte mia, non lascerò nulla di intentato.

Sto pensando anch’io all’istituzione di un comitato ‘pro parco pubblico’ nella Maddalena arrivando a promuovere una raccolta di firme (ne occorrerebbero duemila circa) per indire un referendum consultivo sulla questione a norma dell’articolo 13 dello Statuto della città.

Il consigliere comunale Gino Della Valle

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