Aversa. A pochi giorni dalla approvazione del bilancio del Comune di Aversa, la discussione nel partito di Forza Italia in città è velata, occultata, inesistente.
Forse dovrei dire che non è dato sapere ai militanti, ai consiglieri e a chi rappresenta i vertici del partito, se e come quella parte di consiglieri e assessori di Forza Italia o aspiranti tali si riuniscano, e perché le uniche riunioni che si svolgono, da ciò che si apprende, sono incentrate su rivendicazioni, spartizioni e spostamenti vari.
A parlare Gianpaolo Dello Vicario, consigliere comunale di Aversa e vicepresidente della Provincia, che si inserisce nella difficile situazione del partito di Silvio Berlusconi in città. Si assiste inermi ad una sorta di rappresentazione tragicomica, dove ognuno afferma lavvocato aversano lotta per salvare se stesso ed un equilibrio precario per quella fetta di potere effimero che logora esclusivamente la città. Si sono susseguite nelle settimane scorse riunioni presso la segreteria provinciale su quello che dovrebbe essere il partito ad Aversa e sulla possibilità, che è una necessità, di dare una guida ad un partito che ad Aversa sembra non avere ‘più anime’ ma solo avere venduto la sua anima al diavolo.
Per Dello Vicario ci sono uomini e donne, che lavorano ogni giorno a tutti i livelli, e non è ammissibile che in un momento così delicato per il nostro partito, che comunque mantiene sul territorio delle presenze credibili e di tutto rispetto, non ci si adoperi per avere anche nella nostra città un coordinamento credibile. Auspico che ad horas venga effettuata una scelta, al di fuori delle anime contrapposte del partito, una scelta di sintesi, condivisa e credibile affinché si possa organizzare i lavori e guidare il partito verso nuovi successi, evitando che pure irriducibili abbandonino una nave piena di falle.