Aversa. Cordata di imprenditori aversani finisce nei guai nella calda Sperlonga, perla del litorale laziale. Avrebbero dato vita ad una sorta di sistema per trasformare un albergo in una struttura simile ad un residence con una ventina di appartamenti.
Nella giornata di sabato, infatti, nel corso di unoperazione congiunta di carabinieri della locale stazione e del nucleo investigativo della Forestale di Latina, in via Tiresia, località Santilli, a Sperlonga, hanno posto i sigilli a venti appartamenti.
Lindagine prenderebbe il via dalle rivelazioni di un imprenditore nellambito dellindagine per abuso dufficio e corruzione definita Sistema Sperlonga condotta dai sostituti procuratori presso il tribunale di Latina Valerio De Luca e Giuseppe Miliano, ma troverebbe conferma anche in unaltra inchiesta condotta dal sostituto procuratore Simona Gentile per difformità nei lavori realizzati. In via Tiresia sarebbe, infatti, dovuto sorgere un albergo e non i venti appartamenti interessati dal provvedimento di sequestro.
Nel registro degli indagati sono finite 28 persone con lipotesi di reato di lottizzazione abusiva. Tra queste Antonio Faiola e Massimo Pacini, entrambi responsabili in periodi diversi dellufficio tecnico del Comune di Sperlonga, il primo fino al primo dicembre 2009; Luca Faiola, 30enne del posto, nella qualità di progettista e direttore dei lavori del cambio di destinazione duso; Raffaele Iuliano, 40enne residente ad Aversa, amministratore della Truglia srl, amministratore di fatto e di diritto della società Immobildi (società proprietaria e committente dei lavori), amministratore della Idea srl, ditta esecutrice sia dei lavori di trasformazione del piano sottotetto inabitabile, nonché proprietario di una delle abitazioni poste sotto sequestro; Giovanni De Paola, 46enne di Aversa, in qualità di sottoscrittore per conto della Immobildi dei rogiti di vendita; Fabio Motti, 31enne di Aversa, in qualità di amministratore della Immobildi e sottoscrittore dei rogiti; Giuseppe Quarto, 46 anni, residente ad Aversa, nella qualità di legale rappresentante della Giulia Immobiliare sas acquirente di alcune abitazioni a seguito del recesso dalla società Immobildi.
Venti, infine, sono gli acquirenti degli appartamenti: diciassette campani, due di Gaeta, uno della provincia di Varese.