Aversa. Ormai è chiaro che nonostante tutto il lavoro e l’ausilio che questa amministrazione e le forze dell’ordine possano dare ai gestori dei locali aversani, per far fronte alle molteplici e variegate situazioni che possono verificarsi, …
… è opportuno ed indispensabile che questi ultimi si mettano d’accordo e lavorino sinergicamente per predisporre un servizio di vigilanza privata che pattugli in modo fisso o itinerante gli ingressi dei locali e le zone attigue.
Questo servizio è da sempre presente in tutti i locali che funzionano soprattutto nelle ore notturne, e serve non solo a garantire i numerosi frequentatori per quanto concerne la sicurezza ma anche a fungere da ottimo deterrente per coloro che pensano di arrivare nei locali o nelle zone della movida con le peggiori intenzioni.
Non molto tempo fa, ricordo che si tenne un incontro presso la casa comunale ove, oltre a me, erano presenti il sindaco e coloro che si presentarono come i “rappresentanti” della maggioranza dei locali che si trovano in via Seggio, i quali apparivano concordi nell’autotassarsi di un minimo importo per predisporre tale tipo di servizio di vigilanza. I costi, da quanto emerse nel corso dell’incontro, erano più che sostenibili se suddivisi tra tutti gli esercenti, dal momento che si parlava di circa 17 euro ad ora per ogni vigilante notturno addetto alla sicurezza. Costi che potevano anche essere abbattuti se si fosse fatta una convenzione con qualche cooperativa.
Cifra davvero irrisoria se suddivisa, appunto, tra tutti i gestori e, pertanto, non comprendo le ragioni dell’accantonamento di quel positivo proposito.Questo piccolo costo non solo garantirebbe agli esercenti stessi maggiore tranquillità, ma ai ragazzi che frequentano la zona darebbe l’idea di una zona ancor meglio controllata di quanto non si riesca a fare con il controllo della polizia municipale, con le prossime telecamere di cui a breve doteremo le zone interessate, e con l’ausilio delle altre forze dell’ordine che si prodigano per sorvegliare un territorio tanto vasto che comprende non solo Aversa.
Gli episodi di criminalità che ultimamente si sono verificati in città non devono essere sempre confusi con la “mala movida”, come hanno scritto alcuni, ma devono essere comunque oggetto di maggiore attenzione e sensibilizzazione di noi tutti.
Purtroppo o, come io preferisco dire, per fortuna, il fenomeno della movida esiste, sta ridando vita a zone ormai spente della città e offre opportunità lavoro a tanti giovani, per cui penso che tutti coloro che ne sono direttamente interessati debbano contribuire a renderlo più sicuro e vivibile, noi amministratori compresi.
Il consigliere comunale Nico Nobis