Coppie di fatto, Carfagna e Picierno ”Occorre una legge”

di Redazione

 Napoli. “Le trascrizioni civili (dei matrimoni delle coppie gay contratti all’estero) non servono a centrare il vero obiettivo, che è invece quello di lavorare in Parlamento ad un disegno di legge condiviso che riconosca diritti alle coppie di fatto e omosessuali”.

Losostiene Mara Carfagna, responsabile dei diritti civili per Forza Italia e portavoce dei deputati azzurri, intervenendo al convegno napoletano sui 30 anni dell’Arcigay. Carfagna è tornata a criticare la decisione del sindaco di Roma di trascrivere le nozze gay: “Serve solo ad alzare un polverone ed alimentare gli scontri”.

Unioni civili, adozioni, diritto alla genitorialità, trascrizione all’anagrafe dei matrimoni contratti all’estero. Per i trent’anni del circolo Arcigay di Napoli, la comunità lgbt si è data appuntamento in città per un confronto dal titolo “Diritti alla meta” con l’assemblea delle associazioni Lgbt di Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia, Abruzzo e Molise.

Il punto di partenza è il dibattito che partirà in Parlamento sul disegno di legge del presidente del Consiglio Matteo Renzi per le unioni civili sul modello tedesco. Il “timore” espresso è che “possa verificarsi la levata di scudi di chi è contrario non solo al riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso” ma anche a quello che è il “diritto di ognuno a essere genitore”.

Un passo avanti, come sottolineato nel corso dell’Assemblea che ha occupato la prima parte della giornata, è stata la decisione di trascrivere all’anagrafe i matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti in Paesi dove sono possibili. “In questo Napoli è stata capofila – spiegano dall’Arcigay – Napoli e il Sud stanno dimostrando di essere un laboratorio in continua evoluzione” e “nonostante la posizione espressa dal ministro dell’Interno Alfano secondo cui le trascrizioni dovevano essere annullate, atti simbolici, ma che aiutano a raggiungere quello che possiamo definire un diritto al benessere”.

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“La nostra terra , per cultura e tradizione, è vocata all’apertura verso gli altri. ll passo da compiere è quello di trasformare i desideri legittimi in diritti civili, riconosciuti dall’ordinamento giuridico come fondamentali, inviolabili e irrinunciabili”. È l’incipit dell’intervento di Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania, al convegno nazionale sui diritti civili organizzato dal Comitato Arcigay Antinoo di Napoli in occasione del trentennale della fondazione. “In Consiglio regionale stiamo lavorando per assicurare Pari opportunità, sono stata firmataria di una legge quadro che promuove le pari opportunità, la differenza di genere e l’affermazione della propria specificità e libertà. Ora dobbiamo lavorare per affermare il diritto delle persone che chiedono di essere riconosciute come coppia”.

“La posizione del ministro Angelino Alfano non rappresenta la posizione del Governo”, ha detto nell’occasione l’europarlamentare del Pd Pina Picierno relativamente alle trascrizioni su registro civile del matrimoni gay contratti all’estero. Per l’esponente del Pd, Renzi ha più volte “chiarito la necessità di una buona legge sui diritti civili e sulle unioni tra persone dello stesso sesso”. Picierno ha aggiunto che “Alfano ha tante cose da fare e farebbe bene ad occuparsi del suo lavoro”. Ed ancora: “La disobbedienza civile dei sindaci è una piccola lanternina nella notte oscura dei diritti mancati, ma non basta a risolvere la questione. Si è già perso troppo tempo in un dibattito troppe volte isterico e frutto di retaggi medievali”. Per la esponente democrat è “arrivato il momento per il paese di una buona legge che regolamenti l’unione anche di persone dello stesso sesso. Bisogna andare avanti con determinazione sul cammino del cambiamento anche e soprattutto sul piano dei diritti civili”.

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