Napoli, l’inferno di Piazza Mercato tra tossicodipendenti, clochard e rifiuti

di Redazione

 Napoli. Raccolgono siringhe usate lasciate nei giardinetti di fronte alla chiesa del Carmine e le riutilizzano per drogarsi.

La scena documentata martedì 28 ottobre, nel largo delle Torri Aragonesi, si ripete a tutte le ore del giorno. Gruppi di tossicodipendenti ed extracomunitari che, incuranti della polizia e dei cittadini, si iniettano dosi di veleno, lasciando tra le aiuole distese di aghi, siringhe e fazzoletti sporchi di sangue.

Una situazione di emergenza che, a quanto pare, viene sottovalutata dal Comune di Napoli. I giardini non vengono ripuliti da mesi: oltre a siringhe, spazzatura, escrementi, topi e qualsiasi tipo di rifiuti. Una scena aberrante a cui sono costretti ogni giorno ad assistere turisti e cittadini, nel totale disinteresse delle istituzioni e del personale incaricato dell’igiene urbana.

Facendo un giro in questa discarica a cielo aperto si scorge ancora una clochard, conosciuta come la “regina dei topi”, immersa tra spazzatura ed escrementi e bisognosa di cure specialistiche e psichiatriche.

Ma è l’intera zona del Carmine ad essere in piena emergenza socio-sanitaria dopo la chiusura della baraccopoli della Marinella.

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