Casapesenna. Tra il 2009 e il 2010 hanno estorto il titolare di unazienda agricola che, impegnato nelle trattative relative allacquisto di un fondo, veniva obbligato a versare la somma di 5mila euro destinata alle famiglie dei carcerati di Casapesenna.
Con laccusa di estorsione, i carabinieri del nucleo operativo di Casal di Principe hanno notificato unordinanza di custodia cautelare a tre indagati: Michele Fontana, 44 anni, alias O Sceriffo, Michele Fontana, 46, alias Puzzillo, e Raffaele Nobis, 48, alias Scintilla.
La ricostruzione dellepisodio rientra in una più ampia attività investigativa, avviata nel gennaio 2013, che ha permesso di ricostruire numerose estorsioni, compiute tra il 2008 e il 2010, per conto della fazione Zagaria del clan dei casalesi ai danni di imprenditori e commercianti della provincia di Caserta.
Le richieste di pizzo venivano spesso rateizzate nel corso dellanno con importi che variavano dai 3mila ai 5mila euro. Gli affiliati esercitavano un controllo capillare del territorio, venendo a conoscenza tempestivamente di ogni movimento economico degli imprenditori. Come ad esempio lacquisto di un terreno ma anche di appalti pubblici e lavori privati eseguiti nella Regione, formulando immediatamente richieste di denaro.
Le misure cautelari di oggi seguono altri analoghi provvedimenti restrittivi eseguiti il 4 luglio scorso (otto affiliati tratti in arresto) e il 28 gennaio (altri cinque affiliati arrestati) in cui venivano contestate altre estorsioni perpetrate dal clan Zagaria. Tra i destinatari dei provvedimenti del 28 gennaio cera anche lo stesso Michele Zagaria, ex superlatitante.
Durante lindagine si è registrata la collaborazione di diversi imprenditori vittime di estorsioni che hanno acquisito fiducia nelle istituzioni.