Casal di Principe. Arriva la svolta, dopo 25 anni, alle indagini sulla scomparsa del giovane Paolo Letizia, avvenuta a Casal di Principe la sera del 19 settembre 1989.
Gli uomini della Direzione investigativa antimafia martedì mattina hanno eseguito, su disposizione della Dda, cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di esponenti di primissimo piano del clan dei casalesi, attualmente già detenuti. Si tratta di Francesco Bidognetti, 63 anni, alias Cicciotto e mezzanotte, e di Francesco Schiavone, alias Cicciariello, 61 anni, rirtenuti mandanti del sequestro, esecutori materiale dellomicidio e del successivo occultamento del cadavere; Walter Schiavone, detto Walterino, 53 anni, ritenuto mandante dellomicidio; Giuseppe Russo, alias Peppe o Padrino, 50 anni, e Salvatore Cantiello, alias Carusiello, 44 anni, ritenuti esecutori materiali dellomicidio e delloccultamento del corpo.
Ricostruite le fasi del rapimento e dellomicidio di Letizia, 21 anni, figlio di un imprenditore del posto. Fu prelevato da tre sconosciuti, armati e col volto travisato, e ucciso in un momento di massima recrudescenza della pulizia etnica che il clan, dopo leliminazione del suo fondatore Antonio Bardellino, stava conducendo nei confronti degli affiliati rimasti fedeli ai parenti di questultimo.
Il caso era stato archiviato otto mesi dopo la scomparsa, nonostante la testimonianza di una donna. Poi la riapertura lo scorso marzo, anche a seguito delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Francesco Della Corte, amico del ventunenne ucciso.
Le nuove indagini hanno fatto luce sulla scomparsa e sugli autori del delitto. E emerso che Francesco Bidognetti, Walter Schiavone e Francesco Schiavone, allepoca ai vertici del clan, persuasi dalla militanza di Letizia nel gruppo rivale dei Bardellino, facente capo ad Antonio Salzillo, ordinarono il suo sequestro, materialemnte eseguito da Giuseppe Russo, Salvatore Cantiello e Nicola Alemanni, detto Bengt Bengt, questultimo poi deceduto. I sequestratori, armi in pugno, dopo aver costretto Letizia a salire sulla vettura a bordo della quale erano sopraggiunti, lo condussero nelle campagne di Santa Maria la Fossa, in una masseria di proprietà di Francesco Cicciariello, al cospetto di questi e di Bidognetti. Dopo essere stato interrogato, il giovane fu ucciso e il suo cadavere occultato. Nonostante le rivelazioni dei pentiti il suo corpo, ad oggi, non è stato trovato.
La madre di Letizia, Esterina, nei mesi scorsi aveva rivolto accorati appelli, anche al neo pentito Antonio Iovine, affinché chi fosse a conoscenza dell’omicidio facesse ritrovare il cadavere.