Castel Volturno. Almeno seimila gli immigrati che, sabato, hanno attraversato, al suono delle note di Bob Marley, un lungo tratto di quasi dieci chilometri di Domiziana a Castel Volturno chiedendo una modifica della normativa sull’immigrazione a partire dalla cancellazione della Bossi-Fini.
La manifestazione, intitolata “Stop Razzismo”, è stata organizzata dal Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta in contrapposizione alle contestuali iniziative “Stop Invasione” organizzate a Milano dalla Lega e da Fratelli d’Italia a Reggio Calabria.
Una lunga mobilitazione partita dopo i fatti di Pescopagano del luglio scorso che qualche giorno fa ha dato i suoi frutti con la presentazione da parte del Ministero dell’Interno, tramite il prefetto Mario Morcone, di un piano straordinario che diverrà operativo entro novembre e che farà emergere oltre mille immigrati irregolari di Castel Volturno che hanno determinati requisiti, vale a dire che vivono nel comune casertano da anni, che hanno un lavoro e una famiglia, insomma che non sono più rimpatriabili. All’annuncio dato dagli organizzatori è scoppiato un grande applauso tra gli stranieri.
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