Atene. Crolla la borsa di Atene per effetto delle preoccupazioni sul piano del governo greco per uscire dal salvataggio: l’indice Ase cede in mattinata il 9,3%, il crollo ‘intraday’ più alto degli ultimi sei anni, prima di risalire leggermente di un paio di punti percentuali attestandosi al -6,32%.
Contagiate tutte le borse del Vecchio Continente, in profondo rosso, tra cui Piazza Affari, che chiude la seduta con un tonfo del 4,44%.
Il Ftse Mib, sceso a 18.304 punti, brucia tutti i rialzi della prima parte dell’anno e torna ai minimi da metà dicembre 2013. A Piazza Affari sono stati sospesi diversi titoli mentre lo spread btp-bund torna sopra 170 punti base, prima di rientrare leggermente di qualche punto.
Il Dax di Francoforte scende del 2,87% a 8.571,95 punti, il Cac 40 di Parigi arretra del 3,63% a 3.939,72 punti, l’Ftse 100 di Londra segna -2,83% a 6.211,64 punti, l’Ibex di Madrid scivola del 3,41% a 9.856,6 punti.
Sul mercato c’è il timore che la Grecia, uscendo dal controllo della Troika, possa abbandonare le misure di austerity e non sia in grado di finanziarsi autonomamente. Le tensioni si allargano agli altri Paesi, tra cui Spagna e Portogallo.