Mosca. Christophe de Margerie, numero uno del colosso petrolifero francese Total, è morto in un incidente all’aeroporto Vnukovo di Mosca.
L’aereo privato a bordo del quale viaggiava il numero uno della società francese, quotata in borsa ad un valore di 102 miliardi di euro, si è scontrato in fase di decollo contro uno spazzaneve dello scalo russo. Al momento dello schianto la visibilità era di 350 metri. Le autorità aeroportuali hanno aperto un’inchiesta. Ma, in base ai primi accertamenti, il conducente dello spazzaneve era ubriaco.
Lo scontro letale si è verificato poco prima della mezzanotte moscovita (le 22 in Italia). Nello schianto sono deceduti anche i tre membri dell’equipaggio. De Margerie, 63 anni, che stava tornando a Parigi, si trovava in Russia in visita ufficiale e aveva partecipato, a Gorki, a una riunione dei maggiori investitori esteri con il premier Dmitri Medvedev. Da sempre si era detto contrario alle sanzioni economiche dell’Occidente contro Mosca per il suo ruolo nella crisi ucraina.
De Margerie era infatti tra i più strenui difensori della Russia e della sua politica energetica anche dopo lo scoppio della crisi ucraina. Ilnumero 1di Total aveva sottolineato di recente come le tensioni con l’Occidente stessero spingendo sempre Mosca verso la Cina, come dimostrava la maxi intesa da 400 miliardi di dollari raggiunta a maggio per la fornitura di gas per 30 anni a Pechino.
“Stiamo costruendo un nuovo muro di Berlino?”, si era chiesto polemicamente in un’intervista de Margerie, aggiungendo che “la Russia è un partner e non dovremmo perdere tempo a proteggerci da un vicino”.