Kobane. A soli due giorni dall’ultimo filmato diffuso dall’Isis, in cui l’ostaggio britannico John Cantlie accusava il governo inglese e americano di aver abbandonato i loro uomini, un nuovo video è stato messo in circolazione.
Protagonista ancora una volta il reporter inglese, che addita i media occidentali, accusati di parzialità e diffusione di informazioni non veritiere. Abbandonata la tipica tuta arancione, questa volta l’ostaggio indossa una tunica nera e finge di realizzare un reportage: Ciao, sono John Cantlie e siamo a Kobane, nel cuore della zona di sicurezza del Pkk, ora controllata interamente dallo Stato islamico.
Un drone sorvola la città e ci offre una visuale dall’alto, si avvicina al giornalista che annuncia l’imminente vittoria dei jihadisti: Da un mese i soldati dellIsis stanno assediando la città curda e, nonostante i raid americani che finora sono costati mezzo miliardo di dollari, i mujaheddin si sono spinti avanti fino a controllare le zone a est e a sud. La battaglia per Kobane sta volgendo al termine.
“Ora, i media occidentali, e non vedo nessuno di loro qui, hanno detto recentemente che lo Stato Islamico è in ritirata- spiega Cantlie -Il punto è che, da dove mi trovo, non ci sono curdi del Pkk e Peshmerga, solo mujaheddin. I raid hanno impedito loro di entrare con i carri armati, ma loro vanno casa per casa usando armi leggere. LAmerica – prosegue – cerca di far diventare Kobane un simbolo della vittoria della coalizione. Ma sanno, e lo sanno anche i mujaheddin, che con tutta la loro potenza aerea e le truppe di terra, questo non è sufficiente per sconfiggere lo Stato Islamico. Elenca poi una serie di notizie diffuse dal Pentagono e dalla stampa occidentale secondo cui centinaia di jihadisti sarebbe stati uccisi mentre altri sarebbero in ritirata.
Il filmato, titolato Dentro Ayn al’Islam, ha una durata di 5 minuti e 32 secondi, con l’obiettivo di mostrare la forza del gruppo islamico e l’intenzione di proseguire la battaglia contro l’Occidente.