Messico, 28 corpi in fossa comune

di Mena Grimaldi

 Città del Messico. Sarebbero di alcuni studenti scomparsi dopo una manifestazione i corpi ritrovati in una fossa comune in Messico.

A rivelarlo un uomo arrestato con l’accusa di aver partecipato alla strage. Durante la manifestazione del 26 settembre circa 50 giovani scomparvero.

Nel fossato alle porte di Iguala sono stati rinvenuti 28 corpi e l’uomo ha dichiarato che, proprio lì, sono stati uccisi 17ragazzi. La fossa comune è stata trovata sabato sera nel quartiere povero di Pueblo Viejo ed è stato impedito l’accesso a familiari e studenti che volevano verificare se ci fossero i ragazzi scomparsi, scatenando così proteste.

Sabato sera un gruppo di giovani della stessa scuola degli scomparsi, la Scuola normale rurale di Ayotzinapa, ha protestato davanti alla residenza del governatore a Chilpancingo, capoluogo dello Stato di Guerrero, lanciando bombe molotov e ribaltando un’auto. I Gli inquirenti però non possono ancora confermare l’identità dei cadaveri perché i corpi sono stati bruciati e sono ancora in corso i test del Dna, i cui risultati potrebbero arrivare entro un periodo compreso fra due settimane e due mesi.

Il procuratore dello Stato di Guerrero, Inaki Blanco, ha detto che la confessione dell’uomo non è stata confermata dagli investigatori. La scomparsa degli studenti risale allo scorso 26 settembre, quando nel corso di una protesta della scuola di Aytozinapa scoppiarono scontri con la polizia in cui morirono sei persone.

Prima gli agenti spararono contro alcuni bus che erano stati sequestrati dagli studenti in protesta, uccidendo tre giovani e ferendone 25. Poi alcune ore dopo uomini armati a volto coperto spararono contro due taxi e un autobus che trasportavano una squadra di calcio su una vicina autostrada, uccidendo due persone che erano sul bus e una su un taxi.

Dopo quegli scontri risultarono scomparsi 57 studenti, ma 14 sono stati ritrovati il 30 settembre, quindi da allora ne mancano all’appello 43.

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Redazione
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