Roma. Quella che si apre è una settimana intensa per la riforma del mondo del lavoro che lesecutivo ha in mente.
Oggi Matteo Renzi incontrerà a palazzo Chigi i ministri interessati dalla riforma mentre, a palazzo Madama, si incontreranno le varie anime della maggioranza per tentare difar recepire nella delega le modifiche decise dalla direzione del Pd. Prima tappa di un percorso che avrà in martedì la sua giornata centrale. Sarà infatti dopodomani il giorno in cui la legge delega sarà in Senato.
Abbiamo la necessità di unapprovazione rapida e certa, dice il ministro Poletti, perché mercoledì, al vertice europeo sul lavoro convocato proprio dallItalia, deve essere chiara la volontà del governo di fare le cose.
E mercoledì sarà poi anche il giorno in cuisul tavolo delCdm dovrebbe arrivare la legge di stabilità. La fiducia Le diplomazie del Pd, lavorano perché il testo possa approdare al voto nei tempi voluti dal Governo ma senza fiducia con una maratona parlamentare che durerebbe tutta la notte di martedì.
A questa linea “ottimista” fanno pensare le dichiarazioni del capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda: “Il gruppo dei senatori del Pd è un gruppo molto equilibrato, molto maturo. Penso che voteranno compatti perché c’e’ la consapevolezza in tutti dell’importanza di questo provvedimento”.
Di diverso tono le parole di Cesare Damiano: “Mi auguro che il premier Renzi possa portare in Europa un testo condiviso sulla riforma del lavoro, ma un voto del Senato per il vertice Ue di mercoledì non mi sembra compatibile con i tempi di una normale discussione parlamentare. Tuttavia si può comunque tentare di farcela purché non si metta la Fiducia per raggiungere l’obiettivo”.