Roma. Mi sono state contestate accuse che non stanno ne in cielo ne in terra. Non ho mai spinto nessun minore alla prostituzione.
Così il disturbatore tv Gabriele Paolini prima che venisse rinviato a giudizio dal tribunale per induzione alla prostituzione. Il 7 gennaio, quindi, inizierà il processo a carico di Paolini accusato di aver pagato per fare sesso con cinque ragazzi minorenni.
Il disturbatore televisivo, arrestato un anno fa, si è sempre dichiarato innocente. Nei suoi confronti la Procura contesta i reati di induzione alla prostituzione minorile, produzione di materiale pedopornografico e tentata violenza sessuale.
Il giudice nell’udienza precedente aveva respinto la richiesta di rito abbreviato, subordinato all’audizione dei cinque ragazzi presunte vittime degli abusi, avanzata dai difensori di Paolini. Lamore che provo nei confronti di uno dei ragazzi coinvolti è quello che mi spinge a lottare, ha detto Paolini.