CittadinanzAttiva: “La politica non vuole le riprese del Consiglio”

di Redazione

 Mondragone. Occhio non vede, cuore non duole! Era il lontano 18 marzo 2013 quando l’Associazione “Cittadinanza Attiva Mondragone” protocollava presso la Casa Comunale la prima richiesta di uno specifico regolamento per le riprese audio e video del Consiglio Comunale e alla quale poi ne sono susseguite diverse altre.

Il regolamento in questione andrebbe a riempire una falla enorme, quella di rendere trasparenti e pubbliche le sedute Consiliari in modo da coinvolgere e far partecipare quante più persone possibile a quelli che sono i lavori dei Consigli Comunali.

A tale richiesta l’Associazione non ha mai ricevuto una risposta scritta ufficiale, ma solo parole e promesse sia da parte del Sindaco sia dagli addetti ai lavori, con il consueto rito del palleggiarsi le colpe e responsabilità finendo il tutto per dare la colpa alla Commissione di riferimento avente come presidente il consigliere Fabio Gallo.

Il rebus delle responsabilità però sembra non avere fine. Infatti, mentre si cerca ancora di capire quali paure spingono l’intero Consiglio Comunale a non voler affrontare tale problematica, durante il penultimo Consiglio Comunale precisamente quello del 08/09/2014 il Presidente del Consiglio Pasquale Marquez prendendo la parola, ha lasciato ancora un ombra scura su tutta la vicenda. Nel suo discorso rimarca ancora la piena responsabilità dell’apposita Commissione la quale non riesce a prendere una decisione definitiva sulla questione e di conseguenza non si decide a stilare un Regolamento ad hoc, aggiunge a tutto ciò un dettaglio che lascia davvero l’amaro in bocca: “il compito delle riprese audio/video non potrà essere assegnato ad Associazioni poiché tramite video editing si potrebbe stravolgere il senso delle dichiarazioni effettuate in seduta, minando così la trasparenza del Consiglio”.

La questione è molto semplice a questo punto. Il Presidente del Consiglio e chi avalla la sua tesi non ha capito un bel nulla di tutta la vicenda.

Primo punto, adottare un Regolamento per le riprese audio e video non andrà mai a sostituire le registrazioni ufficiali da mettere agli atti imposte dalla legge. Infatti, le registrazioni che si andranno a creare resteranno solo un modo ufficioso capace di produrre trasparenza tra la fase amministrativa e la città.

Secondo punto, stilare un Regolamento Comunale per le riprese audio e video ed escludere a priori la possibilità di fare formale richiesta per poter svolgere il diritto in questione ad un’Associazione oppure ad un Comitato o meglio ancora ad un gruppo di ragazzi è un atto che va contro i principi della democrazia e della libertà (alla faccia della trasparenza, verrebbe da dire).

La verità è una sola, tutta la politica cittadina non ha nessuna intenzione di affrontare la questione trasparenza mediante le riprese audio e video. Visti gli ultimi Consigli Comunali, dove si sono registrati fatti accaduti di un livello educativo e di rispetto molto basso, nessuno degli attori di quel teatrino ha intenzione di esporsi in modo così chiaro e trasparente.

L’augurio di Cittadinanza Attiva è proprio quello di essere smentita su questa tesi, che qualcuno potrà dire che sono solite accuse insensate, ma tutto questo avverrà solo nel momento in cui la politica mondragonese accetterà questa sfida di trasparenza.

Ora tocca a voi, metteteci la faccia, fate vedere a tutti che teatrini indegni di democrazia siete capaci di produrre.

Cittadinanza Attiva
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