Santa Maria Cv. La musica non è solo spettacolo ma anche solidarietà e voglio ringraziare il quintetto Johann Strauss per aver dato subito la propria disponibilità ad esibirsi nella nostra scuola.
Così Antonio Fusco, dirigente scolastico dellIstituto tecnico economico Leonardo Da Vinci di Santa Maria Capua Vetere, commenta il successo del revival della canzone napoletana Napoli e non solo, svoltosi sabato sera 18 ottobre nellaula videoconferenze e che ha permesso di autofinanziare alcuni importanti lavori allinterno della scuola. In duecento hanno preso parte alliniziativa fortemente voluta dal dirigente scolastico, che, oltre a costituire un momento di aggregazione forte tra i docenti, ha previsto la raccolta di fondi tra i partecipanti. Gli insegnanti, infatti, hanno versato un contributo simbolico per l’acquisto del biglietto.
Ad esibirsi il quintetto Johann Strauss composto dai maestri Nino e Francesco Damiano al pianoforte e alla viola, dal maestro Aldo Ferrantini al flauto, dal tenore Giacomo Mosca e dalla soprano Rosa Francescone. Il maestro Francesco Damiano dirige, inoltre, anche una scuola a San Nicola la Strada. Questo il programma delle canzoni eseguite: “La vita è bella” (Dal film omonimo), musiche di Nicola Piovani; Reginella; Intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni; “I te vurria vasà”; “Core ingrato”; “Dicit n’cello vuie”; “C’era una volta il West” (Musica di Ennio Morricone); “Non ti scordar di me”; “Palomma e notte”; “Anema e core” (Solo strumentale); “Voce e notte”; “Con te partirò”, incisa da Andrea Bocelli ed eseguita al Festival di Sanremo 1995; “Torna a Surriento”; “Anonimo veneziano” dal film omonimo, musica di Stelvio Cipriani; “Funiculì funiculà”; “O’ marenariello”; “O’ surdato nnammurato”; “O’ sole mio”; “Brindisi” dalla Traviata di “Giuseppe Verdi”.
“Come titolo della serata conclude il preside Fusco abbiamo scelto Napoli e non solo poiché diverse canzone sono state precedute da una piccola introduzione sulla loro storia e sul loro significato. Voglio ringraziare gli studenti del neo indirizzo di studi del Da Vinci, ossia quello turistico, che hanno accolto in divisa gli ospiti con professionalità ed entusiasmo”.