Forza Italia, Orabona attacca gli “abusivi”

di Redazione

 Aversa. Voglio innanzitutto esprimere agli organi regionali e provinciali del Partito ed all’amico Ciaramella la gratitudine per la fiducia che mi è stata concessa nel conferirmi la nomina a coordinatore cittadino dei seniores di Forza Italia.

Siccome sono dell’avviso che non è tanto importante quello che ci accade ma il modo con cui vi reagiamo dico subito che il problema che sta davanti a Forza Italia è quello di una svolta da attuare attraverso un grande cambiamento che non può non prescindere da una nostra collocazione in una prospettiva più ampia che veda coinvolti seniores giovani simpatizzanti ma soprattutto cittadini comuni. Forza Italia è un contenitore di energie democratiche che, purtroppo, ad Aversa non ancora si è fatto partito.
Al suo interno convivono realtà molto diverse che stentano a riconoscersi ed a parlarsi probabilmente per un eccesso di personalismo teso ad esercitare una propria leadership. Forza Italia invece con il massimo del coinvolgimento deve rappresentare un laboratorio di idee e programmi al servizio del cittadino.
In quest’ottica il Coordinatore Provinciale dei Seniores Mimmo Ciaramella, aveva inteso attuare una metodologia diversa convocando gli attuali organi istituzionali (consiglieri ed Assessori Comunali) al fine di procedere ad una riorganizzazione del partito, e non in senso anagrafico, ma nel suo complesso, attraverso il contributo che ognuno poteva e secondo me doveva dare.
Una parte di essi ha rifiutato l’incontro che già è una cosa grave ma ancora più grave è la motivazione addotta: non riconoscere in Mimmo Ciaramella un Dirigente Provinciale nominato dal Coordinatore Regionale, De Siano, in condivisione con il coordinatore provinciale Sarro. Di fatto cinque consiglieri di Forza Italia o pseudo tali e due Assessori non riconoscono né il coordinatore Provinciale dei Seniores né il Coordinatore Provinciale e neppure il Coordinatore Regionale confermando quello che in un precedente articolo avevo avuto modo di affermare (mai smentito) che Forza Italia in Consiglio Comunale ad Aversa non ha rappresentanza politica.
Ora aggiungo non ha neanche rappresentanza partitica o meglio la rappresentanza probabilmente è da circoscrivere a quei consiglieri che con la loro presenza hanno legittimato la loro appartenenza Mi piacerebbe aprire un confronto su queste mie affermazioni.
Ma del resto mai nell’azione amministrativa di questi consiglieri si è avuta la minima traccia di un loro investimento culturale e politico teso a costruire un partito moderno basato sull’ascolto sulla condivisione sul coinvolgimento e sulla compartecipazione alle scelte. Si sono limitati ad emendare le iniziative proposte da altri in una situazione per giunta di subalternità restringendo la propria strategia alla difesa ossessiva delle posizioni da loro acquisite anche mediante il ricorso alla illegittima ed antidemocratica pratica dell’autoreferenzialità. Il fatto è che le identità politiche nascono dalla propria storia.
E la storia, per esempio, dei consiglieri Di Grazia, Della Vecchia e Costanzo (votanti alle ultime elezioni europee per la Ncd) li fa considerare come qualcuno li ha definiti “infiltrati” in Forza Italia o come io li definisco “abusivi” in Forza Italia, in più per il Costanzo con l’aggravante che lui non ha storia politica. Certamente tutti e tre non sono organici al Partito. Sia chiaro le legittime aspettative dei tre consiglieri comunali, basate probabilmente sull’opportunismo e sulla convenienza immediata, potranno essere avanzate ed esaudite ma mai a nome e per conto di Forza Italia.
Del resto il loro voto di fiducia ha un prezzo politico: pagarlo è compito del Sindaco e non del Partito. Ovviamente queste brevi considerazioni politiche, nel rispetto dell’autonomia degli organismi comunali, lungi dal rappresentare un ingerenza che se fosse tale sarebbe decisamente indebita, sono dettate esclusivamente da uno spirito costruttivo, di tipo includente e mai escludente, che animerà la mia azione come coordinatore cittadino dei seniores che per essere credibile però dovrà, pregiudizialmente, basarsi sulla chiarezza del pensiero e sulla trasparenza delle azioni.
Il rinnovamento del partito a partire dalla creazione di stimoli e motivazioni diversi per i seniores, che poi è il limite invalicabile oltre il quale la mia azione diventerebbe impropria oltre che inopportuna, passa necessariamente attraverso una prima fase di confronto con il territorio e con le istituzioni del partito sul territorio. Interpretazioni politiche diverse di queste considerazioni, come ha detto Ciaramella offenderebbero la mia intelligenza. Io aggiungo anche quella di chi le formulerebbe. Da queste basi può svilupparsi l’azione di radicamento sul territorio del partito in modo tale da affrontare preparati le prossime sfide elettorali alle quali guardo con ottimismo.
Isidoro Orabona

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