Aversa. Le buone notizie non sono notizie. Non sempre è così. I sanitari dellospedale San Giuseppe Moscati di Aversa sono stati elogiati da una mamma la cui bambina è stata costretta a far ricorso alle cure del personale del nosocomio normanno.
La signora ha inteso scrivere loro una lettera che riportiamo di seguito:
Il 20 ottobre di questanno mia figlia presentava un malore improvviso. Subito veniva soccorsa dagli Angeli del 118 i quali dopo aver prestato la prima preziosa assistenza. Portavano mia figliaal Pronto Soccorso del presidio ospedaliero San Giuseppe Moscati di Aversa per lapprofondimentodiagnostico che il caso richiedeva.
Nessun genitore e/o qualsivoglia persona vorrebbe mai sentire il telefono squillare per essere avvisati che un proprio congiunto si trova in Pronto Soccorso per un problema di salute insorto a ciel sereno. E non ci sono parole per descrivere langoscia profonda del mio animo a vedere mia figlia in Pronto Soccorso senza che nulla avesse mai lasciato presagire che ciò accadesse.
Da madre facevo davvero fatica a mantenere la calma per le mille ipotesi diagnostiche che mi balenavano per la mente. Ma la mia sofferenza è stata subito dissipata dalla meravigliosaed ineccepibile presa in carico, sia dal punto di vista umano che professionale, di mia figlia da parte del personale medico ed infermieristico del Pronto Soccorso, guidati dal primario, dottoressaRosaRaucci,che con proverbialecompetenza assisteva mia figlia dando tanta forza a noi genitori.
E il ricordo di quei momenti resterà indelebile nel mio cuore con una riconoscenza incommensurabile verso tali operatori che con professionalità ed amore si sono presi cura di mia figlia nonostante fossero oberati dal carico di lavoro di un numero sempre maggiore di pazienti da assistere.
E ciò a sottolineare che è essenziale che ogni paziente unitamente alla sua famiglia trovi non solo scienza ma anche umanità da parte degli operatori della sanità nel difficile cammino della malattia.
Ogni infermità trova più veloce guarigione e serena accettazione se lemedicine sono accompagnate dalla umana solidarietà.
Ed è questo che ha messo inpratica lo staff diPronto Soccorso che si è preso cura di mia figlia.Ed è a tutti loro dalla dottoressa Rauccial personale sanitario e parasanitariodel Pronto Soccorso di Aversa che va ilmiosentitograziedal profondo del cuore.