Puc, Udc: “Non siamo d’accordo su incarico a Ufficio Tecnico”

di Redazione

Augusto BiscegliaAversa. “Non è vero che tutti i componenti della commissione edilizia sono d’accordo che l’incarico per la redazione del Puc sia stato affidato all’ufficio tecnico comunale. L’Udc ha presentato un proprio documento che dice esattamente il contrario e che ha trovato l’appoggio di buona parte dell’opposizione”.

A parlare Augusto Bisceglia, consigliere comunale Udc, che continua: “Ad oggi, e mancano oramai poco più di sette mesi per l’approvazione, trascorsi due anni, ad Aversa non si è nemmeno insediato l’ufficio di piano, come recitava l’indicazione della determina di giunta proposta dall’assessore. Il quale, contraddicendo se stesso non solo ha disatteso, con la citata determina, impegni assunti con noi e la collettività, ma anche con i rappresentanti degli ordini professionali. Il Puc è l’atto amministrativo che delinea e conforma i destini delle comunità. Con esso vengono coinvolti interessi di molteplice natura: sociali, culturali, economici, ambientali, eccetera. E’ per questo che ‘la politica’, a cui è demandato questo gravoso compito, sia preparata alla grande responsabilità di cui deve farsi carico. Noi, consapevoli di dover assolvere tale compito nel rispetto del mandato democratico ricevuto, non ci sottraiamo all’impegno di dotare la città di uno strumento indispensabile ad un suo processo di sviluppo ordinato che salvaguardi gli interessi di tutti e promuova la coesione sociale”.

I consiglieri di opposizione indicano anche delle linee guida che sono le stesse perseguite dalla normativa vigente: sostenere un uso razionale e lo sviluppo ordinato del territorio con minimo consumo di suolo; tutelare l’identità culturale; promuovere l’architettura contemporanea e la qualità dell’edilizia pubblica e privata, prevalentemente attraverso il ricorso a concorsi di progettazione; assicurare pubblicità, consultazione e partecipazione dei cittadini. Da qui la richiesta di dare vita all’urbanistica partecipata, che vede la necessità, se non obbligatorietà, di conciliare gli interessi privati con quelli pubblici.

“Passa per questa strada maggiormente – secondo i consiglieri Udc – il processo di riqualificazione delle periferie con interventi di ristrutturazione urbanistica attenti al riequilibrio di servizi in esse carenti utilizzando anche ipotesi di rideterminazione delle densità al fine di non consumare suolo per soddisfare la domanda edificatoria”.

Il secondo obiettivo è perseguibile, per Bisceglia e compagni, “sulla base di una preliminare considerazione della svolta epocale della identità che, con la istituzione della università e, ultimamente, del tribunale, Aversa va ad acquistare allargando i propri confini culturali oltre quelli tradizionali della conurbazione aversana. L’accento viene posto anche sulla necessità di una reale ‘democrazia urbana’ che l’assessore all’urbanistica, nell’incontro avuto con la cittadinanza, ha promesso di praticare nel processo di formazione del Puc, che per l’Udc resta un punto fermo”. Protagonista attiva per Bisceglia deve essere la cittadinanza in un quadro di trasparenza e di condivisione delle scelte pianificatorie in tutte le sue fasi.

Quale la soluzione? “La trasparenza e la qualità si assicurano con l’adozione di criteri di scelta tra proposte concorrenti senza pregiudizi e preclusioni. A tal fine – conclude Bisceglia – il confronto concorsuale tra idee e proposte è certamente lo strumento più idoneo. A noi risulta che tale strada, per l’affidamento di un incarico similare, è stata praticata dal Comune di Napoli di concerto con gli Ordini professionali, soddisfacendo in tal modo la garanzia che non venga affidato, pur con surrettizi escamotage, a singoli professionisti, ad altre istituzioni non legittimate o anche a strutture tecniche pubbliche con scarse attrezzature e disponibilità”.

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