Bagnoli, scontri e feriti al corteo contro “Sblocca Italia”

di Antonio Taglialatela

 Napoli. 1500 le persone scese in piazza contro il decreto “Sblocca Italia”. Usb, studenti, gruppi politici, tra cui il MoVimento 5 Stelle.

“Bagnoli non si tocca. No alle speculazioni edilizie. Lottiamo in parlamento per una spiaggia pubblica, bando urbano e bonifiche subito”, ha detto il presidente della commissione vigilanza Rai, Roberto Fico.

Presenti diversi rappresentanti della giunta guidata dal sindaco Luigi de Magistris, tra cui il vicesindaco Tommaso Sodano, che ha commentato: “La manifestazione di oggi è già un prima iniziativa politica. Quando il Governo nominerà il commissario, valuteremo quali iniziative attuare per bloccare o limitare le sue azioni”. “Siamo preoccupati, – ha aggiunto il numero due dell’esecutivo partenopeo – oggi tocca a noi, domani potrebbe toccare a chiunque”. Il ritiro della firma dal patto siglato lo scorso agosto con il premier Matteo Renzi, “è un atto dovuto perché lui è venuto meno a quell’accordo già pochi giorni dopo con il decreto, tenendo fuori il Comune”.

Il corteo ha fatto registrare momenti di forte tensione e l’allontanamento degli esponenti politici. Un gruppo di manifestanti, giunti davanti all’ingresso di Città della Scienza, nella parte non distrutta dall’incendio, ha provato a entrare forzando il cordone delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa.

I manifestanti hanno lanciato petardi, qualche bomba carta e mazze contro le forze dell’ordine, che hanno reagito con il lancio di lacrimogeni. Alcuni agenti, cinque, sono rimasti feriti, due dei quali ricoverati in ospedale. Colpito anche un operatore della Rai. Divelto segnali stradali e ribaltati cassonetti della spazzatura creando delle barricate lungo la strada.

Uno degli attivisti spiega: “Arrivati a Città della Scienza volevamo semplicemente tenervi l’assemblea pubblica con le decine di realtà che hanno animato la manifestazione. Invece gli accessi sono stati chiusi. Non è bastato nemmeno il tentativo di mediazione con le forze dell’ordine di due assessori comunali (Fucito e Piscopo) e deputati della repubblica (Roberto Fico) per indurre a una mediazione intelligente, ad aprire le porte per una semplice assemblea. Si è scelto invece di tentare di umiliare il corteo”.

“Alla fine – continua l’attivista – la tensione è cresciuta, c’è stato il tentativo della manifestazione di passare e la risposta con le cariche e i lacrimogeni di polizia e carabinieri. Due manifestanti sono finiti all’ospedale in ambulanza per le manganellate, mentre un terzo, leader storico degli operai Italsider, è stato pesantemente picchiato e ferito in testa”.

“Sblocca Italia”, gli scontri a Bagnoli – VIDEO

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