La Fai parte civile nel processo per estorsione alla fiction ‘Gomorra’

di Redazione

 Napoli. La Federazione Antiracket Italiana, rappresentata dall’avvocato Roberta Rispoli, si è costituita parte civile nel processo “Gallo +2” celebrato, giovedì 20 novembre, al Tribunale di Napoli e scaturito dall’indagine sul clan Gallo

… per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni della casa di produzione Cattleya della fiction Gomorra.

Secondo l’accusa, i rappresentanti della società, per registrare alcune scene a Torre Annunziata, sarebbero stati costretti a pagare i canoni di locazione alla famiglia del capo clan Gallo anche dopo il sequestro preventivo dell’abitazione usata come casa della ‘famiglia Savastano’, protagonista della serie.

Stando ai fatti emersi, Cattleya aveva accettato di pagare 30mila euro in cinque rate, ma dopo il versamento della prima rata i parenti di Gallo avrebbero ottenuto da alcuni addetti alla produzione il pagamento di un’altra rata assolutamente non dovuta visto cheil canone doveva essere versato solo all’amministratore giudiziario nominato dal giudice.

Per i tre imputati, Francesco Gallo, Raffaele Gallo e Annunziata De Simone, il pm Filippelli ha chiesto, per ognuno di loro, una condanna a 9 anni di reclusione. L’udienza è stata rinviata al 4 dicembre per le conclusioni degli avvocati della difesa e per la lettura del dispositivo.

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