Caserta. Il giudice per le indagini preliminari ha confermato la sottoposizione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari a carico di Giuseppe Gravante.
Fondamentali sono risultati a supporto dellimpianto accusatorio, formulato dai pubblici ministeri Giacomo Urbano e Stefania Pontillo della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, i puntuali riscontri alle situazioni illecite segnalate dai co-indagati e poste da loro in essere sotto minaccia di licenziamento da parte del titolare Gravante.
Infatti, in tutte le aree investigate, dislocate a macchia di leopardo nel possedimento, dellestensione di circa
Gli scavi sono stati assicurati dai militari e dai mezzi del 21esimo Reggimento Genio Guastatori di Caserta dellEsercito Italiano. I tecnici dellArpac hanno provveduto a classificare i rifiuti rinvenuti occultati nel sottosuolo caratterizzando anche la presenza di rifiuti speciali pericolosi costituiti da rifiuti plastici e di altra natura combusti, toner per stampa esauriti e contenitori di farmaci veterinari, nonché ingenti quantità di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da imballaggi di varia natura, partite di bottiglie di latte dismesse sia in Pet, sia in tetrapack che in vetro, resti di svariate carcasse di bovini, teli e reti in plastica, materiali metallici, materiali riconducibili a demolizioni e disfacimento di opere edilizie, etc.
Nel corso delle operazioni di monitoraggio del sottosuolo, man mano che si evidenziavano gli avvenuti illeciti smaltimenti di rifiuti speciali nel sottosuolo, sono state poste in sequestro, dal personale del Corpo Forestale dello Stato, otto distinte aree, aventi una superficie complessiva di oltre 15mila metri quadrati.