Baghdad. L’Is ha diffuso un nuovo messaggio audio del suo leader, il califfo Abu Bakr al-Baghdadi, che esorta i jihadisti a “portare i vulcani della Jihad ad eruttare ovunque”.
Lo riferisce Site, sito americano di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web, dopo la diffusione di voci non confermate sulla morte o il ferimento del capo dell’Is nel corso di un raid aereo americano. Non è chiaro se la registrazione sia stata effettuata prima o dopo l’attacco, dal momento che in essa non c’è alcun riferimento al raid Usa.
Secondo quanto riferisce Rita Katz, co-fondatrice di Site, al Baghdadi citerebbe inoltre eventi recenti come l’impegno del gruppo Ansar Beit al Maqdis e combattenti in Libia, Arabia Saudita e Yemen che risalgono all’11 novembre: indicando così che è vivo. In tutto, la durata del messaggio è di 17 minuti.
Nel messaggio il capo dello Stato islamico fa sapere che continuerà a combattere “fino all’ultimo soldato”. La registrazione sembrerebbe autentica e la voce sembra corrispondere alle precedenti incisioni diffuse dal gruppo. Il leader dello Stato islamico sostiene, inoltre, che la campagna militare della coalizione a guida Usa “sta fallendo” e che il Califfato si è esteso ad Arabia Saudita, Yemen, Egitto, Libia e Algeria”.
“La marcia dei mujaheddin proseguirà fino a quando non raggiungerà Roma”, direbbe ancora il califfo nell’audio, aggiungendo che “i missili dei crociati non fermeranno la nostra avanzata su Roma”.
Sui siti web jihadisti è stata anche diffusa la notizia secondo cui lo Stato islamico avrebbe intenzione di coniare una propria moneta da utilizzare nelle zone sotto il proprio controllo in Siria e in Iraq: lo hanno reso noto le stesse milizie in un comunicato diffuso sui siti web jihadisti.
Le monete – denominate “dinari” – verranno coniate in oro, argento e rame con lo scopo di rimpiazzare “il sistema monetario tirannico imposto ai musulmani e che ha portato alla loro oppressione”, ovvero il dollaro statunitense.
Intanto il segretario di Stato Usa, Chuck Hagel, ha annunciato in un’udienza alla Camera che la campagna aerea della coalizione contro lo Stato islamico si intensificherà in futuro non appena le forze irachene di terra diventeranno più efficaci. Nel difendere la strategia degli Usa contro l’Isis, Hagel ha sottolineato che “mentre le forze irachene si rafforzano, allo stesso tempo il ritmo e l’intensità dei raid aerei accelereranno”.