Renzo Arbore ha ancora la voglia di mettersi in gioco e riparte con un doppio disco che mescola inediti, live e duetti.
Si intitola E pensare che dovevo fare il dentista e annovera tra le voci, oltre a quelle di Arbore quelle di Lucio Dalla e Ray Charles.
A completare lopera anche una versione di O sole mio registrata a New York. Quest’album è come un mio concerto lungo 24 anni – ha detto Arbore – e per il titolo ho pensato a mio padre dentista. Raccontando il tour in partenza in prossimo 22 dicembre da Torino, lartista ha affermato: Avrei potuto usare il titolo di ‘Best of’ ma la prima cosa che mi è venuta in mente pensando a tutto quello che ho fatto è stato mio padre, che era dentista e canticchiando arie d’opera, canzoni napoletane e raccontando barzellette per lenire le angosce del paziente, mi ha suggerito suo malgrado di fare l’artista”.
“Ho riassunto in un doppio album tutte le mie passioni – continua – a cominciare da quella per il jazz che ho condiviso con Lucio Dalla, passando per il blues, per la canzone napoletana e per quella latinoamericana. ‘La zanzarita’ è una canzone portoricana con la quale per la prima volta mi sono messo a cantare come un cubano”.Non mancano, poi, gli amarcord televisivi: Quando ho scritto ‘La vita e’ tutto un quiz’ pensavo ad una canzone di protesta contro la dittatura dell’auditel, ma pochi l’hanno capito. Ancora oggi quel potere è sovrano e causa la mediocrità della televisione.