Brindisi. A distanza di pochi giorni due atti intimidatori sono accaduti nel brindisino. Sono due le auto finite in fiamme, prima quella del sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, lo scorso 3 novembre, poi quella del consigliere comunale, Toni Muccio.
Sarebbe stato proprio il politico a dare l’allarme, la scorsa notte, dopo aver udito uno scoppio proveniente dal luogo in cui aveva parcheggiato l’auto. Muccio è consigliere comunale di maggioranza, esponente di Noi centro e imprenditore.
Arrivato sul luogo, in viale Gran Bretagna, ha trovato la sgradevole sorpresa: l’auto distrutta dalle fiamme. Il rogo avrebbe interessato una mercedes bianca, intestata alla moglie del consigliere, ma spesso utilizzata anche dall’uomo. Immediato l’intervento dei carabinieri che hanno avviato un’indagine sull’accaduto.
Solidarietà dal sindaco Consales, che chiede rinforzi e più controllo tra le strade della città. Il primo cittadino ha scritto su Twitter: Incendiata l’auto del consigliere comunale Muccio. Cos’altro deve accadere prima che si attuino misure serie di sicurezza?.
Protagonista della medesima vicenda, non si era lasciato intimorire, quando la sua auto finì in fiamme, coinvolgendo altre due vetture. I militari hanno pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un atto doloso rivolto contro il sindaco. Si indaga soprattutto sul clima di tensione presente a causa della società Brindisi multiservizi, dove molti posti di lavoro sarebbero in pericolo. Già si erano verificati, sotto l’abitazione del sindaco, episodi di rivolta legati ai tagli delle indennità.