Firenze. Tre imprenditori del settore sanitario sono finiti in manette martedì mattina, in Toscana.
I militari della Guardia di finanza di Firenze stanno indagando su alcune forniture di dispositivi medici ospedalieri, anche di natura cardiologica, e presidi chirurgici, tra cui siringhe, disinfettanti, protesi, compiendo perquisizioni in Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Liguria e Piemonte.
L’accusa è di corruzione in sanità nei confronti di pubblici ufficiali, per tre imprenditori, padre e due figli: B.R. di 78 anni, B.M., di 52 anni e B.R., 54 anni. Il gip Angelo Antonio Pezzuti, ha emesso presso il tribunale di Firenze, il provvedimento di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per i tre indagati.
Gli inquirenti ipotizzano che ci siano stati scambi di regali e vacanze gratis in paesi esotici. Le indagini sono coordinate dai sostituti procuratori della Repubblica Luca Turco e Giuseppina Mione. Indagati anche 5 medici. L’inchiesta nasce dall’ospedale di Torregalli.