Taranto. E iniziato venerdì mattina il processo dappello per l’omicidio di Sarah Scazzi.
Otto gli imputati tra cui Sabrina Misseri, cugina della vittima e Cosima Serrano, madre di Sabrina e zia di Sarah, entrambe condannate all’ergastolo in primo grado ad aprile 2013come autrici materiali del delitto. Sabrina e la madre Cosimahannoassistito all’udienza chiuse nella ‘gabbia’ di vetro e inassoluto silenzio.
Franco Coppi, uno dei legali di Sabrina ha detto: “L’avete vista anche voi. Provatead immaginare quale possa essere lo stato d’animo di una ragazzache da 4 anni è in carcere da innocente con una condanna diprimo grado all’ergastolo”.
Poi ha aggiunto:”La difesa ha sempre sostenuto che ilmovente dell’omicidio di Sarah Scazzi è stato sessuale”.Gli altri coinvolti nel processo sonotutti condannati per favoreggiamento personale: l’ex legale di Sabrina Misseri, Vito Russo jr (due anni), Giuseppe Nigro (un anno e quattro mesi), Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano (un anno ciascuno).
Sulla base della sentenza di primo grado, emessa dalla Corte di assise di Taranto il 20 aprile 2013, sono stati aperti inoltre dalla Procura di Taranto procedimenti per falsa testimonianza nei confronti di Ivano Russo, il giovane del quale si sarebbe invaghita Sarah scatenando, secondo l’accusa, la gelosia di Sabrina, e ancora Alessio Pisello, Anna Scredo, Giuseppe Olivieri, Anna Lucia Pichierri e Giuseppe Serrano.
È aperto un altro procedimento nei confronti di Michele Misseri per il reato di autocalunnia. La prossima udienza si terrà il 21 novembre.