Renzi al G20: “Austerità non basta. Sui Marò evitare polemiche”

di Redazione

 Brisbane. Lungo incontro, a margine del G20 di Brisbane, tra il premier Matteo Renzi ed il presidente russo Vladimir Putin.

Al centro del colloquio – secondo quanto si apprende – la situazione in Ucraina, in Libia ed in Siria. E, ancora, il recente incontro di Milano in occasione del vertice Asem. Ma il presidente del Consiglio ha avuto anche un faccia a faccia informale con Obama, con cui ha parlato per diversi minuti nell’hall del centro eventi e congressi, poco prima di fare l’ingresso nella sala che ospita la tavola rotonda.

Il presidente americano ha annunciato un contributo di tre miliardi di dollari al Fondo Internazionale per aiutare i paesi più poveri ad affrontare gli effetti del cambiamento climatico. “Se gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un accordo, anche il mondo lo può fare”, ha aggiunto Obama.

Renzi – dopo lo scambio di battute con il premier indiano Narendra Modi – ha detto che “l’Italia farà tutto ciò che è necessario” per i marò ma bisogna “evitare le polemiche con l’India”. Il premier italiano incontrerà domenica mattina il presidente della commissione Ue, Jean Claude Juncker, a margine dei lavori del G20. Si tratterà del primo incontro dopo le recenti tensioni ed il botta e risposta a distanza. Juncker ha già visto la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande e forse vedrà anche il primo ministro Gb, David Cameron.

Sul semestre di presidenza italiano del Consiglio europeo Renzi ha spiegato: “L’Italia viene da tre anni molto difficili, restiamo in campo negativo e dobbiamo a tutti i costi tornare a crescere, cominciando dall’occupazione Tuttavia i nostri partner sono impressionati dall’elenco delle riforme che vogliamo fare. In Italia non ci siamo limitati a cambiare governo ma stiamo provando a cambiare passo e sono sicuro che i risultati arriveranno”. E poi ha aggiunto: “Tutti sono d’accordo sulla necessità di un cambio di passo in Europa, ma noi dobbiamo fare la nostra parte con le riforme”.

Al suo arrivo in Australia, sabato mattina (in Italia venerdì sera), aveva detto che “l’unica strada oggi è tornare a discutere di crescita e non solo di rigore”.

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