Lsu, niente integrazione. Salzillo: “Da questa amministrazione solo danni”

di Redazione

Pasquale SalzilloMarcianise. Gli Lsu del comune di Marcianise, a seguito dell’assemblea straordinaria indetta dalla Felsea-Cisl, hanno deciso che, alla luce della mancata delibera sull’integrazione, si atterranno alle mansioni previste dai progetti della Regione Campania, effettuando 20 ore a settimana.

In pratica, salteranno tutte le turnazioni extra orario ordinario, non verranno più svolti lavori di sabato e di domenica, non si avrà più da parte degli Lsu contatto con il pubblico. Pare che, alla base della mancata delibera che autorizza la spesa per l’integrazione dei Lsu è dovuta ad alcuni debiti fuori bilancio improvvisamente caduti sulle casse del Comune.

Sul caso interviene il consigliere comunale di Italia NuovaPasquale Salzillo, che coglie l’occasione per attaccare l’amministrazione De Angelis: “Oramai di questa amministrazione non c’è più niente di cui meravigliarsi. Una pianta organica oramai ridotta all’osso, uffici chiusi per mancanza di personale, dove solo l’apporto degli Lsu riesce a mascherare queste deficienze oramai croniche. Allora un’amministrazione attenta che fa? Si preoccupa di bloccare l’integrazione salariale, alla vera forza lavoro del comune, dimenticandosi delle ripercussioni che questa azione produce. Vorrei ricordare solo alcuni adempimenti svolti e ancora da svolgere, dagli Lsu del comune di Marcianise anche se svolte fuori mansioni. L’ufficio del Protocollo generale e quello del Suap saranno scoperti, l’ufficio Tarsu e Tosap, aperto grazie a due Lsu, dovrà essere chiuso, non saranno notificati gli avvisi relativi all’evasione Tarsu per l’anno 2009, pari a circa 100mila euro, l’ufficio tecnico, in difficoltà con il personale, resta aperto grazie alla costanza e professionalità di un Lsu, l’ufficio anagrafe, i servizi sociali, la stessa segreteria del sindaco e dell’ufficio di presidenza, l’ufficio annona, la biblioteca, avranno di sicuro ripercussioni negative ed il cittadino riceverà solo disservizi. Allora chiedo al sindaco: si rende conto dei disservizi che sta arrecando alla cittadinanza? Intende rivedere questa decisione?”.

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