Orta di Atella. Alla vigilia della tornata elettorale per il rinnovo dellamministrazione della nostra città, assistiamo ad una serie di interventi che, oltre ad accendere quel minimo di dibattito, …
… confermano, per lennesima volta, una totale mancanza di progettualità ed una imbarazzante incapacità da parte di persone, che si sono, improvvisamente, svegliate dal letargo, nella speranza che non sia la politica ma una sentenza a cambiare le cose nel nostro paese.
Eppure, si dice che la storia è maestra di vita. Nel tentativo di uscire dallirrilevanza politica, si vorrebbe rappresentare unalternativa allunica proposta sensata, espressa, in questi giorni, con lappello allunità, lanciato dal collega consigliere Giuseppe Roseto, che è lunico che ricopre incarichi dirigenziali di vertice nel Partito Democratico, Provinciale e Regionale e, pertanto, lunico deputato e legittimato a parlare in nome e per conto del partito.
Il risultato del documento a firma di un anonimo Pd è, come al solito, deludente e insignificante. Un documento che dice tutto ed il contrario di tutto. Cioè, niente! Ancora una volta, quello che emerge è la scarsa progettualità e la mancanza assoluta di una seria proposta di governo. Qualcuno si dichiara alternativo, senza rendersi conto che dovrebbe essere alternativo a se stesso.
Apprezza loperato di parte dellopposizione e, nello stesso documento, dice che non vuole aver nulla a che fare con alcuni degli stessi che poco prima apprezzava. Con il solito stile dellanonimato e della doppiezza di facciata, qualcuno si nasconde dietro la sigla del Partito Democratico, senza firmarsi con nome e cognome, per non farsi riconoscere da chi dovrebbe sapere quali sono i personaggi da cui provengono certe affermazioni.
E, allora, poiché la storia insegna, la cittadinanza tutta dovrebbe sapere chi era che, nella qualità di capogruppo consiliare e di assessore della giunta Brancaccio negli anni 2001 e 2005 ha proposto ed approvato le delibere che tanto hanno prodotto. Dovrebbe, inoltre, sapere chi era il professore, che corrispondeva, in pubblico ed in privato, amorosi sensi con lamministrazione comunale, mantenendo una relazione di cui è rimasta prova inoppugnabile.
Dopo avere criticato le nostre battaglie, politiche e legali, che sono state le uniche ad avere un nome, un cognome e, soprattutto, una firma per iscritto, qualcuno, oggi, si riscopre favorevole a seguire la via giudiziaria, confondendo, peraltro, la giustizia con il giustizialismo. Lavversario politico si batte, sempre, in politica.
E su questo campo resta confermata tutta linutilità di chi, nel momento in cui si consumava lo sviluppo urbanistico, vi contribuiva attivamente. Adesso capisco perché qualcuno resta anonimo. Ci vorrebbe una bella faccia ad affermare certe cose, dopo avere ostacolato, in tutti i modi, le campagne politiche e legali, sostenute, con fermezza, dal gruppo consiliare del Partito Democratico.
Chi è arrivato, addirittura, a strumentalizzare il commissariamento del partito, oggi, non è credibile. È responsabile di questo fallimento! E chi conosce la storia, conosce, pure, la faccia di queste persone. Non è più il tempo di proclami. E il tempo della proposta con i contenuti seri. Non basta dire che si appoggia uniniziativa giudiziaria, senza firmarla. La mia posizione sul Puc approvato dalla maggioranza è molto chiara e reperibile dettagliatamente su internet, in cui si trovano interventi, documenti e video-interviste, rilasciate quando altri, da veri anonimi, come al solito praticavano il silenzio.
Per quanto mi riguarda, continuerò a lavorare per porre fine alla tragedia della casa di migliaia di cittadini, che si trovano in queste condizioni, anche grazie a quelle delibere dei soliti responsabili. La questione urbanistica non si può risolvere senza la concertazione, partendo dal consiglio comunale per arrivare a tutti i livelli istituzionali (Provincia, Regione, Prefettura e Parlamento). I conflitti di interesse o gli eventuali abusi dufficio saranno oggetto di attenzione degli organi inquirenti. Ai cittadini, invece, interessa come risolvere il problema del territorio.
Francesco Piccirillo
consigliere anziano
capogruppo consiliare del Partito Democratico
presidente Ufficio adesioni provinciale del Pd