Orta di Atella. Cari Concittadini, ricordate quando il nostro beneamato sindaco diceva che il nuovo Piano Urbanistico Comunale (Puc) avrebbe previsto solo servizi per riequilibrare il territorio?
Ricordate la seduta del Consiglio comunale del 28/09/2011 quando diceva che il Puc non avrebbe previsto neppure un grammo di cementificazione? Nulla di più falso. Il nuovo strumento urbanistico è lo strumento della vergogna!
Con la complicità di una maggioranza intera, invece di realizzare attrezzature pubbliche di interesse collettivo in corrispondenza di aree già edificate, quali verde attrezzato, piscina comunale, parchi urbani, centro polisportivo, così come previsto dal precedente Piano Regolatore Generale, si realizzeranno altre 766 nuove abitazioni. Verificate voi stessi chi sono i fortunati proprietari di questi terreni beneficiati dal Puc.
E’ giusto che sappiate, cari cittadini, che il Piano urbanistico comunale è cucito su misura per poche famiglie, per il resto porterà soltanto nuova cementificazione. Inoltre, non risolverà i problemi di quelle famiglie che hanno acquistato in buona fede case con titoli edilizi illegittimi che vedranno la loro situazione aggravata da ulteriori edificazioni tali da spostare le aree di interesse collettivo in zone periferiche del territorio, rendendole di fatto non utilizzabili dai cittadini.
Ribadiamo che il nuovo strumento urbanistico alimenta sempre di più le fortune dei nostri amministratori e relativi parenti senza prevedere soluzioni adeguate ai vostri problemi, in quanto, impone una consistente sanzione ai sensi dell’articolo 38 del Testo Unico per l’Edilizia che, in molte circostanze, equivale a dover pagare di nuovo la propria abitazione. S
e questo Puc fosse stato concepito con la finalità di riequilibrare veramente il territorio, avremmo evitato di impugnarlo davanti al Tar per chiederne l’annullamento. E’ stato, invece, un atto dovuto per cercare di evitare un nuovo scempio urbanistico.
l consiglieri comunali di opposizione Carlo Cioffi, Michele De Micco, Salvatore Del Prete, Stefano Minichlno, Giovanni Sorvillo