Aversa. Credevamo che, dopo quello che era successo in Consiglio comunale, il sindaco Sagliocco almeno avesse avuto il buon senso di chiedere scusa per quanto accaduto nel Civico consesso.
Invece dallintervista video apparsa su Pupia emerge ancora una volta un modo di vedere la realtà delle cose tutta sua e di raccontare con la solita filastrocca la storiella che ormai sentiamo da quasi tre anni. Così il consigliere comunale di opposizione, Michele Galluccio, allindomani della bagarre in Consiglio che ha visto il suo collega Gianpaolo Dello Vicario querelare il sindaco Sagliocco per la storia della presunta offesa (Delinquente) rivoltagli.
Il Consiglio comunale di Aversa sottolinea Galluccio non aveva mai raggiunto un livello così basso per colpa di un Sindaco, che si sente l unico padrone autorizzato, a offendere consiglieri e bocciare le mozioni che si presentano da parte di chi sta allopposizione su qualsiasi tema, dimostrando come il suo modo di concepire il dibattito politico sia a senso unico in cui questo modo di governare è completamente fuori dai tempi attuali dove davanti a idee buone per la città, non ci dovrebbero essere muri ma solo il senso di riuscire insieme a svilupparle. Invece registriamo come in una giostra romana il pollice in giù per tutto quello che viene proposto e fatto rilevare dallopposizione, dove laver proposto qualcosa sembra un offesa o un sacrilego per aver profanato il profeta nel suo sermone giornaliero che vuole impartire a cittadini Aversani e ai consiglieri comunali dove solo il suo dire e fare è legge.
Devo registrare continua Galluccio che in questo decadentismo della politica aversana che è avvenuto in questi tre anni il vero e unico affezionato alla poltrona e al potere è proprio il sindaco. Vanta due assessori dimessi, una maggioranza di consiglieri che non è quella che lha fatto votare (che lui accetto senza porre veti per lunico scopo di salire sullo scranno più alto), con sette consiglieri passati allopposizione e con un 23% percento di cittadini rispetto alle liste che non la votarono.
Tutto questo conclude il consigliere dovrebbe portare ad un unico risultato avendo ancora a cuore un po di rispetto per le istituzioni, cioè alle sue dimissioni, perché oggi più di prima la maggioranza di questa città non è con lui nei numeri e nei fatti e risulta sempre più fuori dalla realtà di essa e di una storia nobile che ci appartiene come aversani. Se non fosse Sagliocco si può sempre ricandidare: vedremo se i cittadini davvero pensano ancora che possa fare il primo cittadino.