Aversa. Quando la dialettica politica va a finire in indecenza. Ieri non si è verificato un semplice scontro politico personale, come qualcuno vorrebbe far credere, tra il primo cittadino ed un consigliere di opposizione bensì un affronto all’istituzione, …
… aggravato dal contesto, a mio avviso solenne, qual è un Consiglio comunale in corso, e dal silenzio di chi dovrebbe farsi garante del corretto svolgimento dello stesso. Sono le ragioni per le quali Gianpaolo Dello Vicario, consigliere di opposizione, venerdì sera si è recato nella caserma dei carabinieri di Aversa, accompagnato dal suo difensore di fiducia, Giovanni Sibilio, per sporgere querela nei confronti del sindaco Giuseppe Sagliocco.
Nel corso della seduta dopo tre ore di lavori forzati durante le quali non sono mancati momenti di forti polemiche, si è passati alle interrogazioni. Ne erano state discusse una decina scarse sulla 44 previste, quando è nato un battibecco tra Sagliocco e il consigliere comunale di Forza Italia (fazione opposizione) Dello Vicario. Questi ha richiamato più volte il presidente del Civico consesso, Giuseppe Stabile, il quale, secondo lo stesso Dello Vicario, era troppo permissivo nei confronti degli interventi del primo cittadino, mentre era rigido con i consiglieri di minoranza.
Ne è nato un ulteriore scambio di battute sino a quando il sindaco, in un momento dira, avrebbe sbottato affermando, rivolto a Dello Vicario, sei un delinquente, per poi abbandonare la seduta. Immediata la reazione dellesponente azzurro che ha sottolineato di volere copia della registrazione annunziando, poi, che si sarebbe recato presso la locale stazione dei carabinieri per sporgere querela per diffamazione. Così come ha fatto.
La lunga storia delle amministrazioni comunali di Aversa, anche nei momenti di forte scontro politico, non ha mai visto un tale abbrutimento istituzionale, sottolinea Dello Vicario, che continua: Solo ed esclusivamente di questo si tratta, al di là dellingiuria e delloffesa alla mia storia politica e a quella della mia famiglia, che è da tutti conosciuta, e che è profondamente diversa da quella del primo cittadino, ciò che non è realmente accettabile e lo sdegno e il disprezzo dimostrato per listituzione del consiglio comunale e per ciò che rappresenta.
Ringrazio i numerosi amici, di ogni colore politico, che mi hanno rappresentato la loro solidarietà, uomini che si sono sentiti attaccati direttamente come politici, come uomini e come cittadini. Anche qui però ci sono talune assenze. I soliti caporali, conclude Dello Vicario.