Terminano i budget di cura: sos di un disabile

di Antonio Arduino

 Aversa. Cure riabilitative sospese e pazienti lasciati a se stessi con grave danno per il recupero della qualità di vita.

Accade nei centri convenzionati dell’Asl Caserta per esaurimento dei fondi assegnati. Un problema che si ripete ogni anno con puntualità impressionante malgrado sia sotto gli occhi di tutti la necessità di garantire le cure a soggetti che hanno necessità vitale di proseguire la riabilitazione senza soluzione di continuità.

Naturale la protesta dei familiari che, ogni volta, raggiungono la sede della regione Campana per sollecitare l’intervento del governatore Caldoro perché rimetta a posto le cose. Anche quest’anno la sospensione delle cure è arrivata, quasi fosse un regalo di babbo natale, ma i genitori non ci stanno e chiedono aiuto e sostegno. A farsi portavoce del disagio è Gennaro Tortone.

In una mail indirizzata alla redazione scrive: “Sono un genitore di un bambino di due anni disabile nato con la Sindrome di Down. Ogni giorno il piccolo pratica delle terapie importanti per la sua crescita e il suo sviluppo neuromotorio (fisioterapia, psicomotricità e logopedia) presso il un centro riabilitativo cittadino tramite convenzione Asl”.

Pochi giorni fa ci è stato comunicato che le terapie saranno sospese per tutto il mese di dicembre 2014a causa di “un problema amministrativo”.

“Di fronte a questo annuncio – continua la mail – insieme a genitori e familiari di altri pazienti, abbiamo chiesto spiegazioni ma ci è stata ripetuta più volte la stessa identica risposta. La cosa che ci ha lasciati più sbalorditi è stata quella di sapere che in realtà il centro resterà comunque aperto per le terapie private e quindi dopo il danno… una beffa!”.

“Alla nostra richiesta di un eventuale ‘recupero’ di questo mese non usufruito ci è stato riferito – sottolinea Tortone – che non verrà recuperato alcunché’”.

“A questo punto – conclude la mail – decine di famiglie in cui sussistono situazioni di disabilità saranno costrette a stringere la cinghia ancora una volta e a praticareprivatamente le costose terapie al fine di non vanificare i progressiconquistati nell’ultimo periodo”. Possibile che debba andare così? Forse il diritto alle cure garantito dalla Costituzione è stato cancellato?

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