Napoli. Stamattina ho scritto e inviato al presidente del Consiglio Matteo Renzi una lunga e motivata lettera in cui ho spiegato che recedo dagli impegni presi il 14 agosto.
Lo ha annunciato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dopo giorni di attacchi diretti al premier sulla questione del commissario per larea dellEx Italsider a Bagnoli. Il Protocollo nello specifico prevedeva che: “Le parti si impegnano ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, in particolare, con il ricorso agli strumenti di semplificazione dellattività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa.
Il primo cittadino partenopeo da settimane ha dichiarato guerra al decreto: Lo ‘Sblocca Italia’ si legge nella lettera del sindaco – varato dal Governo e approvato dal Parlamento, svuota dei propri poteri gli Enti Locali all’atto in cui individua un Commissario straordinario e un Soggetto Attuatore per la formazione, approvazione e attuazione del programma di riqualificazione urbana.
Il numero uno di palazzo San Giacomo ha ribadito che di fronte a chi tradisce accordi scritti e ricopre ruoli istituzionali, non si può mantenere più alcun patto. Nella lettera dunque, nella parte finale, si chiarisce che il Comune di Napoli si opporrà, in tutte le sedi, agli atti che discenderanno dall’articolo 33 del dl 133 del 12 settembre 2014, nel rispetto, tra l’altro, del principio di leale collaborazione tra Istituzioni, stabilito dalla Costituzione.
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