Camorra, Dia sequestra beni per 1,5 milioni nel Salernitano

di Redazione

 Salerno. La Direzione investigativa antimafia di Salerno ha eseguito un provvedimento di confisca di beni nei confronti di Salvatore Mainardi, 52enne, residente ad Angri.

Il provvedimento, a firma del presidente della Sezione Misure di prevenzione del locale tribunale, su proposta avanzata dal direttore della Dia, ha confermato la tesi investigativa sostenuta dagli inquirenti che, già nell’agosto del 2013, aveva consentito di sequestrare all’uomo conti correnti e disponibilità finanziarie. Il tribunale, dopo un’articolata istruttoria, ha ritenuto di provenienza illecita le ingenti disponibilità economiche utilizzate da Mainardi per l’acquisto di un significativo patrimonio immobiliare e societario, accumulato dal 2000 ad oggi.

Le indagini hanno provato come Mainardi abbia, negli anni, reinvestito i proventi derivanti dall’attività usuraria posta in essere da suo cognato Gerardo Grieco, soggetto di spicco del clan “Tempesta”, in attività economiche e nell’acquisto di immobili, poi intestati ai suoi familiari più stretti. In particolare, gli accertamenti patrimoniali eseguiti dal personale della sezione operativa di Salerno hanno dimostrato la forte sperequazione tra il patrimonio oggi confiscato rispetto alle dichiarazioni dei redditi presentate da Mainardi e dai propri congiunti.

L’attività di confisca ha interessato un patrimonio di circa un milione e mezzo di euro, comprendente una società operante nel settore delle analisi cliniche situata a Sant’Antonio Abate, sei immobili e tre terreni nei comuni salernitani di Angri, Roccadaspide e Montecorice, nonché disponibilità finanziarie presenti su conti correnti e presso società d’intermediazione finanziaria.

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