Caserta. Una banda specializzata in rapine tramite il cosiddetto “filo di banca” quella sgominata dai carabinieri della compagnia di Caserta che hanno fermato sei persone al culmine di un’indagine avviata alla fine dello scorso settembre quando furono sottratti ad un passante un orologio Rolex e 800 euro in contanti.
Individuate sette persone, ritenute responsabili di ben otto rapine, di cui tre non andate a buon fine grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine.
Il modus operandi, ricostruito dagli investigatori, è sempre stato lo stesso: metodo del “filo di banca”, con uno dei componenti che aveva il compito di introdursi all’interno di un’agenzia bancaria o sportello postale e di fornire ai complici rimasti all’esterno, mediante sms, una descrizione approssimativa della vittima che, una volta fuori dalla banca, veniva seguita e rapinata della somma di denaro mediante la minaccia di arma, dagli stessi complici; oppure il metodo del “lavoro al contrario”, cioè rapinando commercianti al momento in cui questi effettuavano versamenti nella cassa continua degli istituti bancari. E’ questo il caso di una rapina al titolare di un distributore di benzina di Quarto (Napoli), il 28 ottobre scorso, e di una tentata rapina a un supermercato di San Nicola la Strada.
Durante l’attività investigativa i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato materiale da travisamento (una parrucca, una extension per capelli, uno scaldacollo, degli occhiali da sole e vari caschi integrali), un piede di porco, settemila euro in banconote di vario taglio e vari telefoni cellulari. Nella giornata di martedì 16 dicembre il gip del Tribunale di Napoli Nord, dopo la fase della convalida del fermo, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare.
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