Il maestro Riccardo Muti riceve la cittadinanza onoraria

di Redazione

Riccardo Muti Capua. “Io al Quirinale? Non scherziamo, ognuno deve fare il suo mestiere, e io sono da sempre un musicista. Renzi inoltre è una persona intelligente”.

A Capua, in provincia di Caserta, per ricevere la cittadinanza onoraria, il maestro Riccardo Muti usa l’arma dell’ironia per ribadire nuovamente la smentita di qualsiasi voce sulla questione. “Non c’è stata alcuna telefonata – ribadisce Muti – e poi essere presidente della Repubblica comporta tante responsabilità per cui c’è bisogno di persone oneste e professionali come Giorgio Napolitano. Mi dispiace che parte della stampa continui ad alimentare voci su cose così serie”.

“Sono onorato di ricevere la cittadinanza onoraria dalla città che ha dato i natali a Giuseppe Martucci, tra i più grandi musicisti del `900. Ora è giunto il momento di dedicargli un museo”, ha poi detto Muti con parole cariche di emozione mentre riceveva dal sindaco di Capua, Carmine Antropoli, il riconoscimento per essere stato uno dei pochi artisti italiani a far conoscere nel mondo la musica di Martucci.

L’evento si è tenuto nella Facoltà di Economia della Seconda Università degli Studi di Napoli che ha sede nell’antica ex caserma Ettore Fieramosca di Corso Gran Priorato di Malta. “In un universo musicale dominato dall’opera e da grandi artisti come Verdi – ha spiegato Muti alla platea piena di studenti dell’ateneo e del liceo musicale – Martucci con le sue sinfonie riuscì a conquistarsi una spazio molto importante. Toscanini prima di me si è dedicato a diffondere la sua musica. Dedicargli un museo sarebbe un modo per far capire a tante persone l’importanza che ha avuto a livello europeo e non solo”.

L’assessore alla cultura del Comune di Capua, Iolanda Capriglione, ha raccolto subito le parole del maestro, promettendo che “il museo a Martucci si faràe sarà il più bello di Capua”. Muti ha ricordato poi il concerto tenuto a Mosca in cui l’orchestra di Chicago da lui diretta suonò il “Notturno di Martucci”. L’ex direttore del Teatro alla Scala di Milano, attualmente music director della Chicago Symphony Orchestra, ha ricevuto anche il Follaro d’Oro, premio in passato assegnato a Papa Giovanni Paolo II e di recente a don Luigi Ciotti.

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