Street art, una “tettoia” di ombrelli colorati nel centro storico

di Speranza Lettera

 Caserta. I creativi di Aspect studios, specialisti nell’ambito della paesaggistica, hanno installato centinaia di gabbie pendenti tra le strade di Sidney; …

… Celt, la Confederazione europea del lino e della canapa, ha decorato Rue de Mail a Parigi con una miriade di paralumi in lino disposti a mo’ di tetto stellato; Red Hong Yi, ispirata dall’utilizzo dei bastoni di bambù per stendere i panni, ha realizzato il ritratto del regista cinese Zhang Yimou con un insolito bucato di ben 750 calzini appeso in un vecchio vicolo residenziale di Shanghai; e gli operatori commerciali della Santella?

Per il prossimo Natale hanno regalato ai casertani un’alberata di ombrelli variopinti, un’idea nuova e poco costosa importata dal comune portoghese di Agueda che per primo ha dato vita a questo genere di street art, fenomeno esploso tempestivamente anche nelle città della Spagna del Sud e in Germania.

Il soffitto di colori installato tra gli edifici della zona tra via Ferrante e piazza Gramsci ha ottenuto, in pochi giorni, un successo inaspettato e molteplici apprezzamenti da parte di giovani frequentatori delle strade della movida cittadina, adulti e turisti curiosi che, ogni anno, accorrono per ammirare la Reggia di Caserta, dimora appartenuta alla casa reale dei Borbone di Napoli nonché fiore all’occhiello del capoluogo di provincia campano.

Non avrà potuto godere delle stimate “Luci d’artista”, i percorsi luminosi da sogno che incantano i passanti di Salerno durante la stagione natalizia ma, certamente, quest’iniziativa semplice ed originale ha permesso alla storica città del Mezzogiorno di fronteggiare, a testa alta, le difficoltà economiche del momento e, perchè no, di rimediare alle sonore polemiche che sorsero contro il gigantesco corno realizzato dall’artista Lello Esposito per lanciare il “XIV Leuciana Festival Christmas Event Holy Voices”, installato l’8 dicembre del 2013 davanti all’ingresso principale del monumento vanvitelliano e rimosso, prontamente, l’8 gennaio successivo.

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