Corea del Nord. Fuori uso, per circa nove ore, la rete internet in Corea del Nord: irraggiungibili i maggiori siti del regime, compresi quelli dell’ dell’agenzia stampa KCNA e del quotidiano di Stato, Rodogn Sinmun.
Una mossa che non si esclude sia stata macchinata dagli Usa, una ritorsione contro il recente attacco alla Sony Pictures, che vede lo stato coreano accusato ed incriminato dall’Fbi. Di questi giorni anche la notizia che il filmThe Interview, progetto comico in cui si mette in scena la morte di Kim Jong-Un,non uscirà nelle sale, dopo una serie di minacce. Pyongyang hasmentito di essere la mano dietro l’attacco alla Sony, proponendo anche agli Stati Uniti di cond
urre un’inchiesta congiunta sui fatti. Un punto di vista che però a Washington non è stato particolarmente considerato. Una collaborazione che Obama, presidente degli usa, ha rimandato al mittente, promettendo una risposta proporzionata data l’inaccettabilità e intollerabilità della censura imposta negli Usa dal direttore coreano.
Ilblack outalla rete nordcoreana non ha creato particolari problemi alla stragrande maggioranza della popolazione, che a internet non ha già accesso normalmente. Doug Madory,analista internetal Dyn Research sentito daAbc News,h a detto di non avere “mai visto prima un’instabilità e interruzione del genere”.
Khnp, operatore delsettore nucleare sudcoreano, ha nel frattempo deunciato una violazione dei propri sistemi informatici, di cui scrive ilGuardian. Dopo l’accaduto sono state decise una serie di esercitazioni di sicurezza. Il viceministro dell’Energia, Chung Yang-ho, ha detto che a suo giudizio “il sistema di controllo è progettato in maniera che nin ci sia alcun rischio”.