Washington. I leader del Congresso americano hanno raggiunto un accordo per stanziare mille miliardi di dollari a favore del governo federale.
La somma è sufficiente per garantire fondi fino al settembre 2015. Scacciato così lo spettro di un nuovo “shutdown”, ovvero una nuova paralisi degli uffici e dei servizi federali. Anche se il testo dovrà ora essere approvato dai due rami del Congresso nei prossimi giorni.
Si tratta della prima intesa raggiunta tra repubblicani e democratici dopo le elezioni di midterm, che hanno visto il trionfo della destra che da gennaio controllerà sia la Camera dei Rappresentanti che il Senato.
Tra le voci di spesa contenute nell’accordo, i soldi necessari per portare avanti la lotta all’Isis e 5,4 miliardi di dollari per la lotta all’epidemia dell’Ebola.
Il punto di caduta del compromesso, a favore dei repubblicani, è rappresentato dalla mancanza di nuove risorse per l’Obamacare e dai modesti tagli all’agenzia per l’ambiente (Epa) e all’agenziadelle entrate (Irs). A favore dei democratici invece sostanziali fondi per rafforzare le agenzie federali costituite dopo la crisi finanziaria del 2008. Per evitare che scada il termine per evitare lo shutdown, fissato per giovedì notte, le parti si sono messe d’accordo per una proroga.