Rio de Janeiro – Sono state delle “contraddizioni” nelle sue deposizioni a far sospettare gli inquirenti che hanno predisposto il fermo per Miriam Franca, amica della ragazza piacentina uccisa nella notte tra la vigilia e il giorno di natale a Jericoacoara, paradiso balneare nel nord-est del Brasile.
La ragazza è stata arrestata dalle autorità locali lunedì mattina come “persona sospetta”, presunta responsabile d’omicidio o complice del crimine.
Franca aveva conosciuto la vittima, Gaia Molinari, 29 anni, in un ostello di Fortaleza e lo scorso 21 dicembre era partita con lei per raggiungere Jericoacoara, dove avrebbe soggiornato insieme alla giovane nell’hotel “Espaco Nova Era” fino al giorno dell’uccisione.
Inizia ad essere abbandonata l’ipotesi che possa essere stato un italiano ad uccidere Gaia mentre si attendono i riscontri del Dna che potrebbero fare luce sull’accaduto.
Gli inquirenti promettono: “Compiremo verifiche, vogliamo vedere più chiaro”.
Il corpo della vittima sarà cremato in Brasile e arriverà in Italia, solo dopo essere stato “rilasciato dalle autorità brasiliane”.