Calvi Risorta, audizione in Regione su centrale a biomasse

di Redazione

Calvi Risorta. Giovedì mattina si è svolta una lunghissima e partecipata riunione della Commissione Trasparenza del Consiglio Regionale della Campania, presieduta dall’onorevole Giulia Abbate, sulla problematica relativa alla realizzazione di una centrale a biomasse nel Comune di Calvi Risorta.

All’audizione, sollecitata dal Comitato “No centrale a biomasse”, hanno preso parte i sindaci di Calvi Risorta, Pignataro Maggiore e Sparanise, i rappresentanti dell’Asl e dell’Arpac di Caserta, l’assessorato regionale all’Ambiente – settore di Caserta – e i consiglieri regionali Lucia Esposito e Angelo Consoli.

Sull’insediamento della centrale, per il quale il Settore Energia e Carburanti della Regione ha rilasciato un parere Via favorevole, tutti i soggetti presenti al tavolo si sono dichiarati fermamente contrari.

“Nonostante la totale contrarietà alla realizzazione della centrale a biomasse di Calvi Risorta manifestata formalmente dai Sindaci del territorio, – ha dichiarato la consigliera regionale Lucia Esposito (Pd) – nonostante i pareri tecnici contrari espressi sia dall’Asl che dall’Arpac, i rilevi procedimentali formulati dalla responsabile del settore ambiente regionale e le preoccupazioni espresse dal Comitato, ad oggi, la Regione Campania pare intenzionata a consentire la realizzazione dell’opera. E’ bene sottolineare che si tratta di un enorme impianto di trattamento dei rifiuti, sovradimensionato rispetto al fabbisogno provinciale e alle luce delle previsioni della relativa pianificazione regionale, che dovrebbe essere insediato in un territorio rientrante fra i siti da bonificare e per il quale non è stata effettuata la necessaria verifica della compatibilità ambientale, considerata la presenza di altre Centrali che insistono nella stessa, ristretta area geografica. I territori di Calvi, Pignataro e Sparanise hanno ben altre vocazioni, come hanno ribadito i Sindaci: i siti archeologici, la produzione della mozzarella, l’enogastronomia, la produzione agricola. E’ su questi settori che bisogna investire. Altro che impianti di trattamento dei rifiuti!”.

La Commissione ha concluso i propri lavori con l’impegno a sottoporre formalmente all’attenzione del presidente Caldoro, in capo al quale sta la delega alle attività produttive della Regione, la necessità di verificare tutte le contrarietà, innanzitutto tecniche, che impediscono la realizzazione della centrale.

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