Faida di camorra ad Ercolano: sette arresti

di Redazione

Ercolano (Napoli) – Sette ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state notificate dai carabinieri ad altrettante persone, già detenute, al termine di indagini della Dda di Napoli su omicidi avvenuti negli scontri fra i clan di camorra “Ascione-Papale” e “Birra-Iacomino”, attivi a Ercolano, nel Napoletano. I sette, ritenuti affiliati ai due clan, sono accusati di omicidi premeditati aggravati dalle finalità mafiose.

Sono quattro gli episodi di sangue ricostruiti nelle indagini, condotte dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che anno consentito di acquisire gravi indizi a carico di mandanti ed esecutori dell’omicidio di Nicodemo Acampora. L’uomo – secondo le risultanze delle indagini – era un affiliato al clan Ascione e fu assassinato il 3 giugno 2001 mentre si trovava in una cabina telefonica nel centro di Ercolano perché sospettato di fornire al clan di appartenenza informazioni sui movimenti degli affiliati alla cosca rivale. Per quell’omicidio cinque i destinatari del provvedimento cautelare: Giovanni Birra, 51 anni, Stefano Zeno (49), Francesco Sannino (41), Ciro Stavolo (47), Pasquale Genovese (41).

Gli altri tre episodi di sangue si inquadrano negli ultimi mesi del 2007 ai danni di affiliati al clan Birra – Iacomino. A cadere sotto i colpi dei sicari Vincenzo Scognamiglio il 2 settembre 2007, Vincenzo Abbate il 28 settembre 2007 nella centralissima piazza Pugliano dopo aver accompagnato il figlio a scuola e Salvatore Madonna il 15 dicembre 2007. Il provvedimento cautelare è stato eseguito nei confronti di Natale Dantese, 34 anni e Mario Papale, di 48.

Tutti gli episodi sono stati ricostruiti grazie al contributo dei collaboratori di giustizia e all’attività di intercettazione video – ambientale dei colloqui in carcere dei soggetti coinvolti negli agguati. Gli arresti rappresentano uno sviluppo delle indagini che hanno già consentito di fare luce sulla guerra di camorra in atto a partire dai primi anni Novanta sul territorio ercolanese. Indagini che nel 2014 hanno portato alla esecuzione di 51 ordinanze cautelari.

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