Napoli – “Siamo ad una svolta importante della medicina, che tuttavia nonostante tanti successi ancora non riesce a contrastare del tutto le malattie emergenti e croniche. La rivoluzione digitale può essere un costruttivo aiuto alla medicina, che dovrà essere sempre più preventiva e personalizzata, basata sul dialogo tra medico e paziente”.
E’ quanto ha dichiarato il premio Nobel per la Medicina, Luc Montagnier (conosciuto al mondo per aver scoperto il virus dell’Hiv), che ha partecipato alla cerimonia di consegna delle pergamene di laurea dell’Università Telematica Pegaso, nel complesso museale di Santa Chiara, con una lectio magistralis.
Alla manifestazione erano presenti, tra gli altri, il presidente di Pegaso, Danilo Iervolino; l’onorevole Aldo Patriciello, eurodeputato Ppe; il presidente di Neuromed, Mario Pietracupa; il rettore di Pegaso, Giovanni di Giandomenico; il direttore del Cell (Centro Lifelong Learning) di Pegaso, Luigia Melillo; il preside della Facoltà di Scienze Umanistiche di Pegaso, Nicola Paparella; Luigi Moccia, direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche ed Economiche di Pegaso.
“La nostra – ha detto il presidente di Pegaso, Danilo Iervolino – è l’Università del cambiamento, che sfrutta tutto il potenziale del web in termini di personalizzazione e velocità. Siamo riusciti a creare percorsi di studio preferiti da migliaia di studenti, giovani e professionisti”.
“La presenza del premio Nobel Montagnier – ha proseguito il direttore generale di Pegaso, Elio Pariota – è la testimonianza dell’attenzione che i grandi accademici rivolgono a questo Ateneo, che pur essendo proiettato nel futuro, ha un forte attaccamento alla storia e alla tradizione”.
Nel corso della cerimonia, Montagnier, che da tempo ha avviato una collaborazione scientifica con Neuromed, uno dei centri più importanti in Europa per lo studio e la cura delle malattie neurologiche, ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “Dalle onde del Dna alla medicina P4”.
L’uomo, secondo il virologo francese, potrà vincere in futuro sui virus a condizione che resti sempre vigile e attento. Pesticidi, cibi irradiati e conservanti rendono l’organismo sempre più debole, ma i progressi della scienza e i benefici della rivoluzione digitale daranno un contributo fondamentale alla medicina.
“Investire nella ricerca scientifica – ha concluso Patriciello – significa investire nel futuro, nella possibilità concreta di migliorare la qualità della vita. Da questo punto di vista la collaborazione con il professore Montagnier rappresenta non solo un vanto ed un onore per Neuromed, ma anche l’occasione giusta per dare nuovo impulso alle nostre attività di ricerca”.