Capodrise, incontro con Graziella di Gasparro, testimone della Shoah

di Redazione

Capodrise – “Sono qui a ricordare mio padre, insieme a tutti quelli che subirono la stessa atrocità della follia nazi-fascista”. Il 27 gennaio, Giornata della Memoria, che quest’anno cade nel 70esimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, la città di Capodrise ospiterà Graziella Di Gasparro, testimone della Shoah.

L’evento, voluto dal sindaco Angelo Crescente, è stato organizzato dal Comune di Capodrise, in collaborazione con l’Istituto comprensivo “Giacomo Gaglione”, diretto da Maria Balfiore, e con il Centro studi “De Gasperi”.

Alle 11.30, la Di Gasparro incontrerà gli studenti del “Gaglione”, nell’auditorium di via Dante. Poi, nel pomeriggio, alle 18, interverrà al convegno dal titolo “Memoria per il futuro”, che si terrà nella sala delle conferenze del “De Gasperi”, in via Matteotti, 23. Dopo la proiezione di un video, la Di Gasparro sarà intervistata da Caterina Vesta e fornirà la sua testimonianza, diretta e toccante. In scaletta, tra gli altri, il saluto di Pasqualina Sica, coordinatrice del Centro studi, e del sindaco Crescente.

Ormai ottantunenne, ha trascorso la sua vita a lottare affinché non cadesse nel dimenticatoio un eccidio che ha decimato il suo paese, Conca della Campania, e ha costretto tante famiglie a cambiare vita, radicalmente. All’età di 10 anni, si trovò coinvolta in un’azione di rappresaglia nazista, nel corso della quale fu catturato e fucilato suo padre, insieme a altri uomini, tra cui un adolescente, che fu giustiziato per primo, perché urlava per la paura. Sembra incredibile, ma solo un anno fa è riuscita ad ottenere un monumento per i caduti.

La storia del padre di Graziella e delle altre vittime sarà racconta in un film per Rai Storia, che andrà in onda fra qualche mese, dal titolo “Terra bruciata”. Nel film la parte di Giacomo Di Gasparro è stata affidata all’attore Mino Sferra. “Graziella – afferma Crescente -, nonostante i suoi problemi fisici, continua a recarsi a mostre, convegni, tavole rotonde e manifestazioni, mirati alla salvaguardia del ricordo, convinta, sulla scia del pensiero di Primo Levi, che “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”. Ed è importante che i ragazzi coltivino il culto del ricordo, affinché non accada più che la ferocia dell’uomo si scagli sugli altri uomini, distruggendoli”.

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