Carta d’identità falsa per Iovine: torna in carcere Cecoro

di Redazione

San Cipriano – La squadra mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Alessandro Tocco, ha tratto in arresto il 38enne Antonio Cecoro, di San Cipriano, considerato, elemento di spicco del clan dei casalesi. Su di lui gravava un’ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Corte d’Appello di Napoli, eseguita dagli agenti della sezione distaccata di Casal di Principe, guidata dal nuovo dirigente Luigi Schettino.

Già condannato a due anni e otto mesi di reclusione per violenza privata aggravata dalle modalità mafiose – reato commesso a Casal di Principe nel giugno 2009 – Cecoro deve ancora scontare circa dieci mesi di reclusione residua.

E’ ritenuto tra i più fidati dell’ex capoclan Antonio Iovine, oggi collaboratore di giustizia, tanto che, all’indomani dell’arresto di “’O Ninno”, si riteneva potesse sostituirlo alla guida dell’organizzazione.

A Cecoro venne contestato di aver minacciato una persona al fine di costringerla a consegnare la sua carta di identità ed a denunciarne falsamente lo smarrimento essendo il documento, verosimilmente, destinato ad essere utilizzato dal capoclan, all’epoca latitante.

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